Dazi auto cinesi, il prezzo minimo rifiutato e la risposta sul brandy

Si procede verso l'applicazione dei dazi definitivi sulle auto elettriche e Pechino attua una risposta commerciale con dazi sull'importazione del brandy. Il prezzo minimo di 30 mila euro rifiutato da Bruxelles (Auto.it)

La notizia riportata su altre testate

E, ieri, il ministero del Commercio della Repubblica popolare ha annunciato l’istituzione di prelievi «temporanei» sul brandy europeo. È solo il primo atto, ma i contorni della rappresaglia commerciale ci sono già tutti. (ilgazzettino.it)

Le tariffe colpiranno principalmente i produttori francesi, inclusi i quattro maggiori di cognac al mondo: Hennessy, Martell, Courvoisier (Campari) e Remy Martin, destinatari di aliquote, rispettivamente, al 39%, al 30,6%, al 34,8% e al 38,1%; per tutti gli altri player del comparto è al 34,8%. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Quelle bottiglie oggi potrebbero costare caro a Parigi. Durante la sua visita di Stato in Cina, avvenuta a maggio scorso, Emmanuel Macron regalò a Xi Jinping due bottiglie di cognac. (L'HuffPost)

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Dunque la Commissione europea ha finalmente deciso di proteggere il proprio mercato automobilistico da una competizione sleale da parte di marche cinesi che vendono a prezzi stracciati perché godono di sussidi, aiuti di Stato e quindi possono fare una concorrenza distruttiva sul mercato europeo. (Corriere TV)

Nel dettaglio gli importatori di brandy dell'Unione europea dovranno depositare garanzie pari al 34,8%-39% del valore delle merci importate a partire dall'11 ottobre. (Il Sole 24 ORE)

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