I concorsi vanno per le lunghe: "Alla ripresa tanti supplenti. Poi seguirà il giro di valzer"
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A settembre, per il primo suono della campanella, tutti i docenti saranno in cattedra? "Ci saranno, ma molti saranno docenti che non rimarranno tutto l’anno scolastico". Lo afferma Monica Leonardi (segretaria aggiunta della Cisl scuola Emilia centrale), che illustra la situazione attuale. "In cattedra, lunedì 16 settembre, ci saranno molti supplenti. Il ministro ha prorogato le nomine in ruolo fino al 31 dicembre, perché diversi concorsi legati al Pnrr non sono ancora terminati. (il Resto del Carlino)
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E che ora, alla vigilia dell'avvio del nuovo anno scolastico si traduce con una rimodulazione delle classi intanto alle elementari, ma che successivamente interesserà medie e superiori. Seicentosessantadue in meno, quindi, a evidenziare un calo demografico del 13,3% nell'arco di 15 anni, spalmato in tutti quartieri. (ilgazzettino.it)
E se fino al 14 agosto si era convinti di avere un buon numero di dirigenti scolastici neoassunti in Veneto, oggi il rischio è di ritrovarsi con i posti in reggenza. Oltre a un calo di iscrizioni che segna diecimila studenti in meno, nonostante la corsa alle immissioni in ruolo inclusi i posti di sostegno, il nuovo anno scolastico inizia con numerosi insegnanti precari che andranno a coprire le cattedre. (ilgazzettino.it)
Fra pochi giorni tornerà fra i banchi circa mezzo milione di scolari e studenti pugliesi. Dovranno misurarsi, quest'anno, con le tante novità introdotte dal ministero dell'Istruzione e del Merito e con l'annoso problema della carenza di organico, docente e Ata, che costringe, quando va bene, a ricorrere alle supplenze. (quotidianodipuglia.it)
Anno nuovo, soliti problemi. Non può essere un alibi, piuttosto un’aggravante. Dichiarazione di Ivana Barbacci A pochi giorni all'avvio del nuovo anno scolastico, si ripropongono le criticità di sempre. (CISL Scuola)
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, è intervenuto all’interno della trasmissione radiofonica Rai Zapping per dire la sua circa la proposta di aprire le scuole il primo ottobre a causa delle temperature in costante rialzo e sul precariato. (LA STAMPA Finanza)
Si tratta infatti di una scelta che penalizza gravemente chi, pur avendo superato con successo tutte le prove di procedure concorsuali già espletate, si trova estromesso dall’immissione in ruolo per l’incapienza del contingente e rischia vedere ulteriormente prolungata la propria precarietà per l’incomprensibile e determinata risoluzione a bandire, con l’alibi del PNRR, nuovi concorsi già dal prossimo autunno. (FLC CGIL)