Il viaggio. Il Papa in Lussemburgo: la ricchezza è responsabilità. Basta inutili stragi

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Avvenire INTERNO

Ansa Il Lussemburgo è uno dei Paesi con il più alto Pil pro capite del mondo. Ed è un importante centro finanziario. È un Paese ricco insomma. Proprio qui Papa Francesco ricorda, a tutti, che la ricchezza «è una responsabilità». Con la richiesta che «sia sempre vigile l’attenzione a non trascurare le Nazioni più svantaggiate». Di più. Con l’esortazione affinché «siano aiutate a risollevarsi dalle loro condizioni di impoverimento». (Avvenire)

Su altri giornali

Il pontefice accolto dai sovrani Belgi, la cerimonia di benvenuto all'aperto (LAPRESSE)

Bruxelles – “Dolorose contro-testimonianze”. Così papa Francesco definisce gli abusi sessuali del clero sui minori e le “adozioni forzate”, ossia la sottrazione dei figli delle ragazze madri, due orrori della storia della Chiesa belga, nel suo primo discorso ufficiale a Bruxelles. (la Repubblica)

Oggi il cristianesimo è semisparito in queste capitali in cui è stato per centinaia di anni il metronomo della vita associata e della cultura. (il Giornale)

Bruxelles, il mea culpa del Papa per gli abusi del clero: “Una vergogna, un crimine come la strage degli Innocenti di Erode. Chiediamo perdono”

LUSSEMBURGO. «Dopo pranzo Papa Francesco ha preso un caffè con alcuni collaboratori in un locale nei pressi della Casa Arcivescovile», racconta Silere non possum, pubblicando una foto del Papa sulla sedia a rotelle accanto ai suoi collaboratori davanti al bancone di un bar gestito da un giovane in attesa di un caffè. (La Stampa)

Dopo aver incontrato la comunità cattolica locale, il pontefice si è fermato a prendere un caffè in un bar vicino alla Casa Arcivescovile (la Repubblica)

Rivolgendosi al Pontefice riconosce l’«intransigenza» con la quale Francesco ha denunciato «l’indicibile tragedia degli abusi sessuali nella Chiesa». INVIATO A BRUXELLES. (La Stampa)