La morte di Tavecchio. Ulivieri: "Quella svolta con l'Aiac"

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Milan News SPORT

Fonte: tuttomercatoweb.com MilanNews.it foto di Federico De Luca E’ morto Carlo Tavecchio, 79 anni, già presidente della LND e dal 2014 al 2017 della Figc, ora al vertice del Comitato lombardo della Lega Nazionale Dilettanti. "La scomparsa di Carlo Tavecchio è un lutto che ci colpisce, come Assoallenatori, oltreché sul piano personale, data l’antica amicizia che mi legava a lui – le parole di Renzo Ulivieri, presidente Aiac -. (Milan News)

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Ma anche la Federcalcio di San Marino si unisce al cordoglio della Figc e del calcio italiano per la scomparsa di Carlo Tavecchio, presidente della Federcalcio italiana dal 2014 al 2018. Fu proprio nelle vesti di presidente federale che, nel settembre 2014, partecipò alla cerimonia di inaugurazione del San Marino Stadium dopo i lavori di rifacimento cui l’impianto era stato sottoposto, compresa la costruzione della torretta multiservizi. (il Resto del Carlino)

D’accordo, Carlo Tavecchio è stato quello dell’Opti Pobà. D’accordo, Carlo Tavecchio è stato quello che «Dobbiamo imparare che chapeau da chi? Che? Chi? Chapeau lo dico io». D’accordo è stato quello che: «La Christillin è nel consiglio Fifa grazie agli gnomi dietro le scrivanie italiche». (IlNapolista)

"Ha dato tutto, persona molto competente. Il movimento sportivo e del calcio deve riconoscergli un grazie enorme". (fcinter1908)

"Sono profondamente addolorato per la scomparsa di un vero appassionato di calcio come Carlo Tavecchio. Ci lascia un amico dalle grandi qualità umane, molto impegnato nel sociale, e un dirigente preparato, che ha saputo dare voce e dignità alle società dilettantistiche e che non ha mai rinunciato a innovare". (fcinter1908)

Marco Parolo ricorda a Sportitalia Carlo Tavecchio, scomparso oggi all’età di 79 anni: Ho un bellissimo ricordo, soprattutto ad Euro 2016, quando è venuto a trovarci in ritiro a Montpellier (Calciomercato.com)

D'accordo su tutto però Carlo Tavecchio è stato anche quello che dopo il patetico, vergognoso, umiliante pareggio contro la Svezia e conseguente mancata qualificazione al mondiale, Russia 2018 per la precisione, almeno ebbe la dignità di presentare le dimissioni, doverose, figlie del suo essere democristiano fino alla fine, astuto e, assieme, consapevole. (ilGiornale.it)