Giulio Base al debutto come direttore del Torino Film Festival: «Amo Torino, il segreto è stato concentrarsi sui film»

Giulio Base al debutto come direttore del Torino Film Festival: «Amo Torino, il segreto è stato concentrarsi sui film»
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo

Giulio Base ai nostri microfoni ha raccontato l'emozione della 42° edizione del Torino Film Festival, la prima diretta da lui. Un'edizione dedicata a Marlon Brando, che ha visto star del calibro di Angelina Jolie presentare il proprio film ma come dice lo stesso Base "il segreto è stato concentrarsi sui film, poi abbiamo avuto la fortuna che le star siano volute venire a presentarlo". (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altri media

Un biglietto per il sindaco, ma anche per tutta la città. «Avremmo dovuto incontrarci quando era qui – ha commentato il sindaco – ma per impegni istituzionali legati all'assemblea Anci non è stato possibile e mi fa molto piacere aver ricevuto questo biglietto in cui scrive che ci rivedremo la prossima volta che sarà a Torino (Corriere della Sera)

MASSIMO UNO. Protagonista la pluricandidata all’Oscar Amy Adams, anche produttrice del lungometraggio. (La Stampa)

Prima, alle 15, presenterà al Cinema Romano, in Sala 2, Brazil di Terry Gilliam. Si conclude così un festival ricco di star e una formula più snella, con 120 film anziché circa 200. (Corriere della Sera)

Sharon Stone: "Difficile essere presa sul serio come donna a Hollywood...

Diciamolo: questo festival ha vinto. Il successo (che si è potuto misurare dall’entusiasmo della Torino che conta all’inaugurazione e dallo spazio nei media) è stato evidente, perché il tappeto rosso con la sua passerella di star ha fatto dimenticare la materia di cui dovrebbero essere fatti i festival, cioè i film (Corriere della Sera)

A chiudere l'edizione 2024 guidata da Giulio Base ,... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Ospite della manifestazione sabauda, Stone ha ricevuto il premio Stella della Mole e ha presentato Pronti a morire , film del 1995 di Sam Raimi, film che lei aveva interpretato e prodotto. Parlando della condizione femminile, del proprio lavoro e del momento politico che sta affrontando il suo paese, gli Stati Uniti. (OGGI)