Ursula von der Leyen in bilico: la Commissione Ue in stallo tra nazionalismi e ricatti
Nel groviglio di ambizioni e vendette che oggi caratterizza la politica europea, il Partito popolare europeo (Ppe) sembra aver imboccato la strada che lo porta sempre più vicino alla destra sovranista, abbracciandone linguaggio e strategie. I recenti attacchi alla candidata socialista Teresa Ribera sono emblematici di una nuova fase: l’aggressività verbale, già conosciuta nei circoli dell’estrema destra, si manifesta anche tra i Popolari, soprattutto sotto la guida del capogruppo Manfred Weber (LA NOTIZIA)
Ne parlano anche altri media
Bruxelles – Alla fine, tutto il mondo è paese e le aule di Bruxelles si trasformano all’occorrenza in megafoni delle beghe nazionali. (EuNews)
– La presidente del gruppo S&D al Parlamento europeo, la spagnola Iratxe Garcìa Pérez, ha dichiarato questo pomeriggio a Bruxelles di non essere ottimista sulla possibilità di arrivare a un accordo tra i gruppi della “maggioranza europeista” (Ppe, S&d e Liberali di Renew) per poter completare il processo delle audizioni di conferma dei membri designati della nuova Commissione europea. (Agenzia askanews)
Sotto traccia Ursula von der Leyen sta lavorando a una mediazione che inevitabilmente prevede il via libera incrociato alle nomine di Raffaele Fitto e della socialista spagnola Teresa Ribera. (il Giornale)
I popolari, da parte loro, accusano l’S&D di «mancanza di responsabilità istituzionale». E a riempirlo fin oltre l’orlo, spiegano fonti del partito, è stato il Ppe. (Corriere della Sera)
Vista da fuori, appare come una gabbia di matti. E lo è, come comportamenti. Ieri tutte le contraddizioni interne, tra paesi e maggioranze politiche diverse, sono esplose facendo saltare mediazioni che sembravano blindate. (Contropiano)
Il testo sulla deforestazione, ai voti dell’aula del Parlamento europeo oggi a Bruxelles per la scelta di rimandarne l’attuazione di un anno, è l’occasione per un nuovo stra… Poteva essere il giorno della riconciliazione o almeno di un riavvicinamento tra il Ppe e i socialisti, i due grandi azionisti della maggioranza Ursula, e invece non è andata così. (L'HuffPost)