Lagarde fa suo l'appello di Draghi: «L'Ue si unisca e investa o resterà indietro». E pizzica la Germania sul caso Unicredit-Commerzbank

«Il mondo sta cambiando rapidamente e l’Europa sta restando indietro». È l’allarme lanciato oggi della presidente della Bce Christine Lagarde in audizione al Parlamento europeo, che fa eco a quello ribadito più volte nelle scorse settimane da Mario Draghi con la presentazione del suo rapporto sul futuro dell’Ue. Per Lagarde, «la diagnosi e la soluzione sono chiare: l’Ue deve unirsi e affrontare le sfide strutturali per aumentare la propria competitività». (Open)

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Lo ha affermato la presidente della Bce, aggiungendo alcune considerazioni, rispetto al testo che stava leggendo, nelle sue dichiarazioni introduttive all'audizione trimestrale al Parlamento Europea sottolineando che "gli ultimi sviluppi rafforzano la nostra fiducia sul fatto che l'inflazione tornerà a livello obiettivo in maniera tempestiva. (LA STAMPA Finanza)

"Il mondo sta cambiando rapidamente e l’Europa sta rischiando di rimanendo indietro. La diagnosi e il rimedio sono chiari: l’Ue deve unirsi e affrontare le sue sfide strutturali per aumentare la sua competitività. (il Giornale)

– Dopo che i dati dalle maggiori economie dell’eurozona, specialmente quelli di Italia, Francia e Germania hanno evidenziato ulteriori moderazioni dell’inflazione, si profila uno sviluppo in questa direzione dai dati che domani pubblicherà Eurostat, a consuntivo di tutta l’area valutaria per settembre. (Agenzia askanews)

Dopo che i dati dalle maggiori economie dell'eurozona, specialmente quelli di Italia, Francia e Germania hanno evidenziato ulteriori moderazioni dell'inflazione, si profila uno sviluppo in questa direzione dai dati che domani pubblicherà Eurostat, a consuntivo di tutta l'area valutaria per settembre. (Tiscali Notizie)

L'aumento dei prezzi nei settori fondamentali, come i servizi (+4%) e i beni di prima necessità quali cibo, alcolici e tabacchi (+2,4%), continua a pesare sulle famiglie italiane e sui lavoratori, già colpiti da una riduzione del potere d'acquisto. (Il Giornale d'Italia)

“Non faccio osservazioni su fusioni specifiche”, ha poi sottolineato, come da prassi, ma chi ha orecchie per intendere, intenda. Oggi però è la stessa presidente Christine Lagarde ad appoggiare l’ipotesi di una fusione. (Il Fatto Quotidiano)