Stop al gas russo attraverso l'Ucraina: chi vince e chi perde?
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Dall'alba del primo gennaio il metano russo si è fermato, e il punto di scambio di Sudzha – al momento sotto controllo dell’esercito ucraino nella regione di Kursk – è rimasto senza gas. Le conseguenze di questo blocco storico (Sky Tg24 )
Su altri media
Abbiamo in questo momento uno stoccaggio che sfiora l'80%. Lo ha detto il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, intervistato da Radio Radicale, sulle conseguenze dello stop al transito del gas dalla Russia attraverso l'Ucraina. (L'Eco di Bergamo)
Sul gas sembra essersi abbattuta la tempesta perfetta e così il prezzo resta sopra i 50 euro al megawattora, ai massimi da ottobre del 2023. Lo scenario già complesso causato dall'interruzione del gas russo attraverso l'Ucraina si è aggravato con altri imprevisti, tra cui temperature più fredde del previsto e l'interruzione di un impianto di Gnl in Norvegia. (La Stampa)
Chiusi definitivamente i rubinetti del gas, proseguono le polemiche. (il manifesto)
Il mancato rinnovo dell’accordo per il transito del gas russo diretto in Europa attraverso l’Ucraina porterà a un ulteriore aumento dell’acquisto di gas naturale liquefatto (Gnl) dagli Stati Uniti. (il manifesto)
Questo significa porre un freno a operazioni puramente finanziarie che non c'entrano nulla con la materia prima ma pesano sulle famiglie e sulle imprese". "Credo che l'Unione europea dovrebbe rinnovare, e lo abbiamo chiesto, l'eventuale price cap, non a 180 euro come il precedente, ma a 50-60 euro. (L'Eco di Bergamo)
PUBBLICITÀ Di Euronews (Euronews Italiano)