Il Comune di Udine concede il patrocinio per la partita Italia-Israele del prossimo 14 ottobre

Il Comune di Udine concede il patrocinio per la partita Italia-Israele del prossimo 14 ottobre foto ANSA foto di ANSA ieri alle 14:29 Altre Notizie di fonte ANSA di Dopo un primo stop, sindaco De Toni: occasione di dialogo e pace (TUTTO mercato WEB)

Su altri media

Lo ha annunciato il sindaco Alberto Felice De Toni in un post su Facebook (LAPRESSE)

“La decisione è legata al nuovo piano di dialogo e di costruzione della pace che siamo riusciti ad associare a quello sportivo della partita di calcio che Udine ospiterà lunedì prossimo. (Il Friuli)

Dopo settimane di discussioni e polemiche il Comune di Udine ha ufficialmente concesso il patrocinio alla partita di calcio tra Italia e Israele, prevista per il 14 ottobre. La decisione è stata comunicata dal sindaco Alberto Felice De Toni. (Friuli Oggi)

La lettera. Italia-Israele, sì o no al patrocinio? «Il vero avversario è la guerra»

E visto quanto accaduto nei giorni scorsi a Roma, tanti imprenditori che operano in centro hanno deciso di far lavorare i propri dipendenti da remoto. I dettagli saranno discussi domani in Questura, dove si riuniranno i rappresentanti di tutte le forze dell’ordine, ma le linee guida per garantire la sicurezza a Udine lunedì prossimo, quando alle 20.45 allo Stadio Friuli ci sarà la partita Italia-Israele di Nation League, sono già tracciate. (Il Friuli)

“La scelta di patrocinare la partita sarebbe stata divisiva, essendo Israele uno stato in guerra“. Tre mesi più tardi, arriva il dietrofront da parte del sindaco della città Alberto Felice De Toni: “La decisione è legata al nuovo piano di dialogo e di costruzione della pace che siamo riusciti ad associare a quello sportivo della partita di calcio che Udine ospiterà lunedì prossimo. (Il Fatto Quotidiano)

Il presidente di Rondine Cittadella della Pace lancia una proposta perché la diatriba politica tra Comune di Udine e Regione Friuli Venezia Giulia generi un'iniziativa di pace con lo sport come motore (Avvenire)