Cop29, triplicano sovvenzioni ma tutti scontenti. Mazzoncini (A2A): "Niente stangata su bollette". Siderurgia rischia primato. Che c'è sui giornali
Cop29: triplicano le sovvenzioni e i prestiti ma non c’è l’accordo sui risultati del Bilancio globale dello scorso anno. Mazzoncini (A2A): “Nessuna stangata sulle bollette ma non caleranno. La siderurgia italiana rischia di perdere il primato di produttività in Ue. La rassegna Energia L’accordo della COP29 scontenta tutti. Gli Stati più avanzati contribuiranno con 300 miliardi di dollari all’anno in sovvenzioni e prestiti a basso interesse per i Paesi in via di sviluppo, il triplo rispetto al precedente. (Energia Oltre)
Ne parlano anche altre fonti
Cop 29 “oltre” Baku ha molta strada da fare per obiettivi più ambiziosi e inclusivi: speranze deluse dopo trattative dure tra “paesi ricchi” e “paesi poveri” su soglie finanziarie degli aiuti e “mercati del carbonio”. (GLI STATI GENERALI)
COP29, colloqui si concludono con accordo: 300 miliardi di dollari in 10 anni L'impegno delle nazioni ricche nei confronti dei paesi in via di sviluppo (Ottopagine)
Ma a quest'ultima cifra si arriverà solo nel 2035, mentre gli stati emergenti e in via di sviluppo del G77+Cina chiedevano 1.300 miliardi di dollari all'anno subito. All'indomani della chiusura della Cop29 di Baku i paesi fanno un bilancio dei risultati e gli umori sono contrastanti. (Teleborsa)
Disinteressati e forse rassegnati. Che noia! È accaduto puntualmente anche per i lavori della Cop 29, conclusisi ieri a Baku in Azerbaigian. (Corriere della Sera)
Lo ha dichiarato all'ANSA Jacopo Bencini, del think tank sul clima Italian Climate Network. "Anche quest'anno, alla Cop29 di Baku l'Arabia Saudita (con l'aiuto della Russia) è riuscita a bloccare qualsiasi impegno ad accelerare la decarbonizzazione. (Tiscali Notizie)
Una dichiarazione potente che ha echeggiato nella consapevolezza collettiva, specialmente alla luce delle proiezioni dell’osservatorio europeo Copernicus, secondo cui il 2024 sarà l’anno più caldo mai registrato, il primo a sfiorare il limite di +1,5°C rispetto ai livelli preindustriali. (Avvenire)