“Alberto Trentini libero”: il Consiglio comunale esprime vicinanza alla famiglia
Questa mattina, al Municipio di Mestre, il Consiglio comunale, con la collaborazione della famiglia e degli amici di Alberto Trentini, ha esposto uno striscione con su scritto “Alberto Trentini libero” e una sua foto. L’uomo, originario del Lido di Venezia e di cui non si hanno più notizie dal 15 novembre scorso, si trovava in Venezuela dove lavorava per una Ong. La presidente del Consiglio comunale di Venezia, Ermelinda Damiano, a nome dell’Assemblea, ha espresso vicinanza e solidarietà alla famiglia di Trentini: “Ci auguriamo di avere al più presto sue notizie – ha dichiarato la presidente – e che il nostro concittadino torni a casa quanto prima”. (Live Comune di Venezia)
Ne parlano anche altre fonti
A quanto si apprende da fonti qualificate, su un canale che tiene aperto un dialogo con le autorità venezuelane, è giunta una "prova certa" sulle buone condizioni di salute di Alberto Trentini, giovane cooperante veneziano da oltre due mesi detenuto nel Paese sudamericano. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Continua ad essere alta l’attenzione sulla vicenda. E sabato sera al Lido fiaccolata per chiedere il suo ritorno a casa. (ANTENNA TRE)
A dirlo è l'Ansa, sulla base di sue fonti qualificate che tengono aperto un canale con le autorità venezuelane. (Il Fatto Quotidiano)
Si chiama Alberto Trentini, 45 anni, veneziano, cooperante per studio e professione, una bella faccia buona con i capelli corti, barbetta leggera, occhi chiari, ma il suo volto e il suo nome dicono poco a troppi e sulla sua sorte non sembra montare quell’ondata di partecipazione e di mobilitazione che tante volte è stata decisiva, l’ultima proprio con Cecilia. (Corriere della Sera)
Dal 15 novembre non si hanno più notizie del cooperante veneziano, arrestato a Caracas e accusato di terrorismo. (Il Fatto Quotidiano)
Alberto Trentini sarebbe in buona salute. . (La Gazzetta del Mezzogiorno)