Troppi referendum nel 2025 rischiano di diventare indigesti

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Ponte sullo Stretto Migranti

Di Leonardo Botta È partita un’altra campagna di referendum. All’argomento principe, l’Autonomia Differenziata, si sono aggiunti i quattro quesiti sul Lavoro promossi dalla Cgil e in extremis quello sulla Cittadinanza che, complice la nuova modalità di sottoscrizione telematica, ha raggiunto le 500 mila firme (il termine era il 30 settembre per poter indire la consultazione nell’anno successivo, Consulta permettendo). (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri giornali

Ig Schlein Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev agenziavista. "Sono le ultime ore per firmare per il referendum contro l'autonomia differenziata! E già che siete sulla piattaforma firmate anche per la legge di iniziativa popolare per il salario minimo e il referendum per la cittadinanza". (ilmessaggero.it)

La conferma è arrivata sul sito del ministero della Giustizia nella sezione dedicata alla raccolta delle firme digitali. Dopo poco meno di venti giorni l’obiettivo è stato centrato, per la soddisfazione di +Europa – a capo dell’iniziativa – e degli altri partiti di sinistra che sono saliti sul carro. (Nicola Porro)

Trascinato dalle regioni del Nord, e da una schiera di testimonial come Julio Velasco, Roberto Saviano, Elena Cecchettin e Zerocalcare, il referendum che punta a dimezzare da 10 a 5 anni gli anni di residenza legale continuativa in Italia per il riconoscimento della cittadinanza agli stranieri, in 72 ore ha raggiunto le 500mila firme necessarie al deposito in Cassazione. (Corriere della Sera)

Desirò (lib-pop): il problema dell’integrazione non si risolve con un passaporto. Referendum propagandistico

La villa comunale di Frosinone oggi, giovedì 26, e domani, venerdì 27 settembre ospiterà “Luce di note e poi…”, una straordinaria occasione per vivere due serate all’insegna della grande musica, con interpreti d’eccezione e un programma che spazia tra capolavori contemporanei e rielaborazioni di composizioni classiche. (Frosinone News)

Si arriva così alla fine degli anni Ottanta. Durante la decima legislatura, a dicembre 1988 l’allora ministro degli Esteri Giulio Andreotti, insieme ad altri ministri del governo guidato da Ciriaco De Mita (Democrazia Cristiana), in Parlamento un disegno di legge per introdurre «nuove norme sulla cittadinanza italiana». (Pagella Politica)

“I promotori del Referendum Abrogativo in tema di Cittadinanza, in perfetto stile demagogico e propagandistico, propongono di risolvere un problema complesso con una soluzione semplice e semplificata, ad uso e consumo della propria base elettorale ideologizzata: non è tramite la concessione più rapida e semplice di un passaporto che si possa agire positivamente sull’annoso problema dell’integrazione socio-culturale degli immigrati regolari”, così Claudio Desirò, Segretario di Italia Liberale e Popolare, commenta il quesito referendario, al termine di una riunione del Direttivo Nazionale dell’Associazione. (BlogSicilia.it)