René Benko rischia l’arresto per maxi operazione anticorruzione, 9 già ai domiciliari

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L'Italia ha annunciato un mandato d'arresto per il magnate austriaco René Benko. La richiesta è arrivata dalla procura di Trento in seguito alle indagini della maxi operazione anticorruzione nel settore edilizio in Trentino Alto Adige. Oltre al magnate austriaco, sarebbero coinvolte 77 persone fisiche, 11 amministratori pubblici, 20 dirigenti e altri funzionari. Sono nove le persone arrestate e ai domiciliari, tra cui la sindaca di Riva del Garda. (QuiFinanza)

Se ne è parlato anche su altri media

L’indagine riguarda presunti reati legati alla pubblica amministrazione e alla speculazione edilizia, con 9 persone arrestate e altre 68 indagate tra imprenditori, politici, amministratori e funzionari pubblici, accusati - a vario titolo - di far parte di un gruppo che avrebbe influenzato la pubblica amministrazione per favorire progetti immobiliari in cambio di finanziamenti elettorali e agevolazioni burocratiche. (Corriere del Trentino)

La Procura di Trento ha emesso un mandato di arresto nei confronti di René Benko, il magnate austriaco fondatore del gruppo Signa, che un anno Registrati ora per ricevere e leggere gratuitamente le news di Fashion Magazine. (fashionmagazine.it)

Tra i 77 attualmente indagati dalla procura di Trento c’è anche il consigliere comunale Andrea Merler, che è stato candidato per Fratelli d’Italia alle ultime elezioni nazionali e prima ancora candidato sindaco alle comunali del 2020. (la VOCE del TRENTINO)

Benko, il magnate arrestato nel maxi-blitz di Trento: la moglie modella e l'impero creato trasformando soffitte in attici di lusso

Perché alla 53enne, sindaco (che preferisce al maschile) di centrodestra a Riva e segretaria politica nell’Alto Garda della Lega, le etichette sono sempre state scomode. Su idee e metodi non sono troppo distanti: alchimisti di alleanze elettorali, autonomisti di educazione democristiana, ma finiti ad amministrare la cosa pubblica dell’Alto Garda da schieramenti opposti. (Corriere del Trentino)

''Le cronache giudiziarie - scrive Degasperi - certificano quanto da noi sempre sostenuto, ovvero la presenza in Trentino di un monoblocco di gestione del potere centrodestra/centrosinistra che, mentre si scontra su questioni coreografiche, segue un identico modus operandi quando si tratta di affari. (il Dolomiti)

BOLZANO. Ogni volta che un sopralluogo sul cantiere era «compiuto da funzionari onesti ed estranei ai disegni della compagine criminale, i soggetti apicali si adoperavano per rilasciare egualmente le richieste certificazioni, superando o ammonendo i funzionari». (Trentino)