René Benko rischia l’arresto per maxi operazione anticorruzione, 9 già ai domiciliari

René Benko rischia l’arresto per maxi operazione anticorruzione, 9 già ai domiciliari
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QuiFinanza INTERNO

L'Italia ha annunciato un mandato d'arresto per il magnate austriaco René Benko. La richiesta è arrivata dalla procura di Trento in seguito alle indagini della maxi operazione anticorruzione nel settore edilizio in Trentino Alto Adige. Oltre al magnate austriaco, sarebbero coinvolte 77 persone fisiche, 11 amministratori pubblici, 20 dirigenti e altri funzionari. Sono nove le persone arrestate e ai domiciliari, tra cui la sindaca di Riva del Garda. (QuiFinanza)

Se ne è parlato anche su altri media

«Non ho alcuna intenzione di dimettermi da sindaca, non c’è motivo, sono estranea ai fatti, e su questo sono serena» dichiara la prima cittadina attraverso i suoi avvocati, Nicola Zilio e Ilaria Torboli. (Il T Quotidiano)

In seguito ad alcuni accertamenti clinici, al governatore era stata diagnosticata una severa insufficienza mitralica legata ad un prolasso della stessa valvola cardiaca. L’operazione è eseguita dall’equipe del professor Pasquale Mastroroberto, primario del reparto di cardiochirurgia; presente nel team anche il dottor Daniele Maselli, esperto in chirurgia endoscopica. (Corriere di Lamezia)

Uno è rivolto alle micro, piccole e medie imprese e prevede risorse per 50 milioni di euro da destinare alla riqualificazione di strutture ricettive alberghiere ed extra alberghiere, o alla realizzazione di nuove, con l’obiettivo di promuovere interventi mirati ad un’accoglienza turistica di qualità. (Corriere di Lamezia)

Trento, inchiesta Dda: domiciliari per sindaca Riva del Garda e mandato d'arresto per Benko

A sottoscrivere l’accordo erano stati Heinz Peter Hager e Paolo Signoretti, i due soci a capo della cordata di imprese Winco Energreen Spa e Consolida Srl, da cui era nata la VR101214, ovvero la società che nel 2017 aveva comprato all’asta i 19mila metri dell’ex Cattoi per 4.956.750 euro. (Corriere del Trentino)

BOLZANO. Ogni volta che un sopralluogo sul cantiere era «compiuto da funzionari onesti ed estranei ai disegni della compagine criminale, i soggetti apicali si adoperavano per rilasciare egualmente le richieste certificazioni, superando o ammonendo i funzionari». (Alto Adige)

Nove in tutto le persone arrestate con l'accusa di associazione per delinquere, turbativa d’asta, finanziamento illecito ai partiti, traffico di influenze illecite e truffa (Adnkronos)