Liste d'attesa sempre più lunghe, per un esame si aspetta anche 1 anno e mezzo: il report

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Qui Salute SALUTE

Le liste d’attesa continuano ad allungarsi e i tempi per prenotare visite o esami medici non mostrano segni di miglioramento. Questo è il quadro descritto nel terzo Rapporto civico sulla salute, presentato da Cittadinanzattiva al Ministero della Salute, con dati aggiornati al 2023 basati su 24.043 segnalazioni da parte dei cittadini, in aumento di quasi 10.000 rispetto all’anno precedente. Tempi d’attesa record per visite e interventi medici Secondo i dati raccolti nel 2023, il sistema sanitario continua a non rispondere tempestivamente alle necessità dei pazienti. (Qui Salute)

Su altre testate

Il segretario regionale di Sinistra Italiana commenta il rapporto di Cittadinanzattiva e ‘interroga’ i parlamentari molisani (isnews.it)

Su 24.043 segnalazioni dei cittadini nel 2023 (in crescita di 9.971 rispetto all’anno precedente), “quasi una su tre – il 32,4%, +2,8% rispetto al 2022 e +8,6 rispetto al 2021 – fa riferimento al mancato accesso alle prestazioni”, precisa l’indagine. (TuttoSanità)

Liste d’attesa bloccate, prima difficoltà per i cittadini: il 7,6% rinuncia alle cure ROMA – Le principali difficoltà di accesso alle prestazioni sanitarie in Italia (32,4% delle 24.043 segnalazioni) sono determinate soprattutto da liste d’attesa bloccate (31,1%), lunghe attese o difficoltà a contattare il Cup/Programmare visite (complessivamente il 20%). (Dire)

Il Piemonte è la regione del nord in cui più persone rinunciano a curarsi

A rilevarlo è l’ultima indagine dell’Osservatorio Sanità di UniSalute, che con l’istituto di ricerca Nomisma ha interrogato in merito un campione di 1.346 persone in tutto il territorio nazionale. (Insurzine)

In generale la situazione è positiva in quanto per tutte le altre visite monitorate su prescrizione del ministero della Salute i tempi sono rispettati mantenendo una media vicina al 90 per cento nelle diverse classi di priorità. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

È il dato più alto tra le regioni del nord Italia. Nel 2023 a causa delle liste d’attesa sempre più lunghe e delle difficoltà economiche quasi il 9% dei piemontesi ha rinunciato a curarsi. (Cuneodice.it)