“L’umanità non impara mai niente, così si ripetono stragi in tutto il mondo”: il monito dei familiari delle vittime a Marzabotto

“Oggi sono qui davanti a voi come presidente federale e provo solo dolore e vergogna. Mi inchino dinanzi ai morti e, a nome del mio Paese, oggi vi chiedo perdono”. Così Frank-Walter Steinmeier, presidente della Repubblica tedesca, ha iniziato il suo discorso di fronte un migliaio di persone radunate a Marzabotto per commemorare l’80° anniversario dell’eccidio di Montesole, proseguendo un lungo percorso di riconciliazione: “Anche se so che un dolore in più è causato dal fatto che questa strage, come la maggioranza dei crimini nazisti in Italia, sia rimasta impunita”. (Il Fatto Quotidiano)

Su altre fonti

Il memoriale della strage nel parco storico di Monte Sole (Bologna) Di ANTONIO CARIOTI (Corriere della Sera)

A Marzabotto, in Emila, tra il 29 settembre e il 5 ottobre del 1944, i nazisti in ritirata fecero terra bruciata e uccisero 800 tra bambini, donne e uomini innocenti. Alla commemorazione ha partecipato anche il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. (intoscana)

Il 29 settembre in cui ricorreva l’80° anniversario dell’eccidio (e mentre proprio a Marzabotto e Monte Sole erano in visita il presidente Sergio Mattarella e il suo omologo tedesco Frank-Walter Steinmeier), sul profilo X (ex Twitter) della Camera, si legge: “1944, ottant'anni fa: a Marzabotto 1. (La Repubblica)

Marzabotto, tweet choc: "Civili restano uccisi". La rivolta: "No, trucidati"

La ricorrenza (LaC news24)

– Arrivano le scuse di Montecitorio per il tweet sulla strage di Monte Sole che ieri aveva scatenato la reazione dei social. ‘Ci scusiamo per l’inadeguata sintesi, utilizzata nel post X relativo all’anniversario dell’eccidio nazifascista di Marzabotto, che non corrisponde al sentimento reale che si voleva trasmettere’, si legge in un apposito tweet legato al primo. (il Resto del Carlino)

– Il "#29settembre 1944, ottant’anni fa: a #Marzabotto 1.800 civili restano uccisi in un rastrellamento tedesco". L’irritualità è soprattutto nell’autore del post, la Camera dei Deputati, che due giorni fa alle otto di mattina a pubblicato questo post che peraltro rimandava al link degli "indici dei documenti declassificati dalla Commissione d’inchiesta sull’occultamento di fascicoli relativi a crimini nazifascisti". (il Resto del Carlino)