Omicidio Diabolik, ergastolo per Raul Esteban Calderon: “È lui il killer”

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Il Fatto Quotidiano INTERNO

Fabrizio Piscitelli fu ucciso da Raul Esteban Calderon. È questa la decisione della Corte d’Assise di Roma – che ha accolto la richiesta della procura – al termine del processo di primo grado per l’omicidio di Diabolik, il leader degli ultras laziali Irriducibili ucciso a Roma in un agguato nell’agosto di sei anni fa. I giudici si sono quindi convinti, al termine del dibattimento, che il killer fosse proprio il cittadino argentino, contro il quale non è stato riconosciuto il metodo mafioso. (Il Fatto Quotidiano)

Su altre testate

La sorella di Piscitelli all’Adnkronos: "Speravamo nel riconoscimento del metodo mafioso visto che mio fratello è stato descritto come un boss". La difesa di Calderon: "Non è stato lui, ricorreremo in appello" (Adnkronos)

Sono stati giorni complicati per i tifosi bianconeri, che dopo le brutte sconfitte contro Atalanta e Fiorentina hanno dovuto accettare il fallimento del progetto Motta. Arrivano dichiarazioni pesanti sulla situazione in casa Juve, la sentenza non lascia spazio ad interpretazioni. (SpazioJ)

I giudici della Terza Corte di Assise di Roma hanno stabilito la condanna di Raul Esteban Calderon per l'omicidio di Fabrizio Piscitelli, il leader degli Irriducibili, noto come 'Diabolik', ucciso con un colpo di pistola alla testa il 7 agosto del 2019 nel parco degli Acquedotti (il Giornale)

I giudici della terza Corte d’Assise di Roma, hanno condannato al massimo della pena Raoul Esteban Calderon, per l’omicidio avvenuto il 7 agosto del 2019, al parco degli Acquedotti, nel quartiere Tuscolano a Roma. (Agenzia askanews)

Nella sentenza, i giudici della terza Corte di assise di Roma non hanno riconosciuto però l'aggravante del metodo mafioso come chiesto invece dai pm Mario Palazzi, Rita Ceraso e Francesco Cascini. (Today.it)

Durante l’ultima udienza, seduto davanti alle telecamere che lo… Ma lui, 56 anni e una vita di carcere all’orizzonte, è impassibile. (Repubblica Roma)