Bari sepolta nel fango per l’alluvione del ’26

Bari sepolta nel fango per l’alluvione del ’26
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La Gazzetta del Mezzogiorno INTERNO

«Post fata resurgo»: il 13 novembre 1926 «La Gazzetta di Puglia» racconta il lento ritorno alla normalità della città di Bari dopo la devastante alluvione che l’ha colpita otto giorni prima, tra il 5 e il 6 novembre 1926. Si tratta del terzo violento episodio che si abbatte in città dall’inizio del Novecento: già nel 1905 e nel 1915 vi erano stati morti, feriti e ingenti danni. Una pioggia ininterrotta di due giorni basta ad abbattere gli argini del torrente Picone: in piena notte, la piena si riversa nel centro abitato e la furia devastatrice dell’acqua e del fango causa 20 morti e più di 50 feriti. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Se ne è parlato anche su altre testate

PALERMO- Forti piogge, inondazioni, auto travolte dall’acqua. Morte e distruzione nelle immagini arrivate dalla Spagna (nella foto), negli ultimi giorni colpita dal fenomeno “Dana”, con un bilancio ancora provvisorio di più di duecento persone che hanno perso la vita e più di settanta dispersi. (Livesicilia.it)

Un evento terribile che provocò la morte di sette persone, molti feriti e grossi danni a cose. Nella notte tra il 22 e il 23 ottobre del 2005 Bari fu colpita da una violenta alluvione che sommerse il torrente Picone e le strade adiacenti. (Telebari)

L’Italia è una Repubblica affondata nelle alluvioni. Negli ultimi dieci anni, dal 2013, sono state 500 le alluvioni, provocate da esondazioni, bombe d’acqua e altre calamità natura… (La Stampa)

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Questo risultato storico è la testimonianza di un cambiamento significativo nella squadra, che ora sembra avere una prospettiva concreta di successo. Il recente successo a Wembley, dove la Grecia ha sconfitto l’Inghilterra 2-1 nella Nations League, ha riportato entusiasmo e speranza tra i tifosi ellenici. (Europa Calcio)

Le alluvioni sono tra le manifestazioni più tipiche del dissesto idrogeologico e si verificano quando le acque di un fiume non vengono contenute dalle sponde e si riversano nella zona circostante arrecando danni a edifici, insediamenti industriali, vie di comunicazione, zone agricole. (Zerottouno News)

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