Anna Pepe: “Per sdoganare il rap femminile le donne devono dire le stesse cose che dicono i maschi” - KissKiss.it

Anna Pepe: “Per sdoganare il rap femminile le donne devono dire le stesse cose che dicono i maschi” - KissKiss.it
Articolo Precedente

next
Articolo Successivo

next

Vent’anni appena, Anna Pepe è una delle artiste donne più ascoltate sulle piattaforme musicali e in quattro anni ha già raccolto dischi d’oro e di platino. Dalla sua prima hit Bando è passato molto tempo e con la sua ultima canzone 30° ha già scalato le classifiche di vendita. Il 28 giugno invece uscirà il suo primo album, Vera Baddie, nel quale sono presenti collaborazioni con grandi icone della musica, tra cui Sfera Basta, Guè, Lazza e molti altri. (Radio Kiss Kiss)

Su altri media

Quello di Anna, “Vera Baddie”, è un album che era nell’aria già da un po’ e che segna il suo esordio ufficiale nella discografia. Da quando è diventata famosa con “Bando” ad oggi, ha collezionato collaborazioni che vanno da Guè a Sfera Ebbasta, da Capo Plaza a Lazza, ottenendo il primato di artista femminile più ascoltata in Italia su tutte le piattaforme digitali. (MOW)

Cosa non nuova per l'artista spezzina che quattro anni fa con “Bando” - che oggi ha circa sessanta milioni di streaming su Spotify – si fece subito conoscere per talento e freschezza, doti poi confermate nei tanti featuring e nei singoli successivi con gli artisti più importanti del rap italiano. (CittaDellaSpezia)

Ascolta ora 00:00 00:00 (il Giornale)

Perché non riusciamo a toglierci dalla testa 30° di Anna

Video suggerito A cura di Francesco Raiola (Fanpage.it)

Oggi esce il primo album di Anna. Si chiama "Vera Baddie" e contiene 18 tracce, tra cui i già noti singoli "BBE" (con Lazza) e "30°C". Una baddie è tante cose, è anche tamarra (scherza la rapper con Daniele e Camilla on air). (Radio 105)

A cura di Francesco Raiola C’era una volta la canzone da villeggiatura, cioè il brano che nel suo testo voleva far sognare uno spicchio di vacanza all’italiano costretto in città dal lavoro. L’italiano che contava i giorni che lo separavano dalle ferie in catena di montaggio o in coda alla mensa aziendale sentiva una canzone ambientata sulla spiaggia assolata, lontano dagli stress, dalle fatiche e dalle scadenze, e così ricaricava il suo serbatoio di pazienza per un’altra settimana. (Fanpage.it)