Ius Scholae: il Referendum Cittadinanza potrebbe condizionarne l’iter di approvazione?

Raggiunge quota mezzo milione di firme il Referendum Cittadinanza promosso da Riccardo Magi di +Europa. Si tratta di un referendum che propone di dimezzare da 10 a 5 gli anni di residenza legale in Italia richiesti per poter avanzare la domanda di cittadinanza italiana che, una volta ottenuta, sarebbe automaticamente trasmessa ai propri figli e alle proprie figlie minorenni. Il quesito mira, quindi, a modificare l’articolo 9 dell’attuale legge sulla cittadinanza, la numero 91/1992, che si basa sul cosiddetto ius sanguinis, il ‘diritto di sangue’. (Tuttoscuola)

Su altri giornali

Una scelta che dà un contributo alla sottoscrizione che in poche settimane ha raggiunto e superato le 500mila firme necessarie per il quorum. Damiano Tommasi è il primo sindaco del Veneto ad aver sottoscritto la campagna "Figli e Figlie d'Italia", seguito poi dal sindaco Possamai di Vicenza e da Giordani di Padova. (Il Mattino di Padova)

PUBBLICITÀ Per i cittadini extracomunitari che vivono in Italia o che stanno pensando di trasferirsi nel Paese, ci sono buone notizie riguardo all'ottenimento della cittadinanza. Martedì 24 settembre è stato raggiunto il quorum, 500mila firme, per chiedere il referendum sulla cittadinanza e il numero continua ad aumentare. (Euronews Italiano)

Senza entrare nel merito della complessa questione legata ai requisiti per ottenere la cittadinanza italiana, il referendum promosso da Riccardo Magi di +Europa rappresenta un grave errore politico per il cosiddetto campo largo, tant’è che lo scaltro Giuseppe Conte si è ben guardato da apporre la sua firma, limitandosi a simpatizzare per il ben più blando Ius scholae proposto, a mio avviso incautamente, da Forza Italia. (Nicola Porro)

Il pungolo del referendum

Il quesito "si intesta quindi una novella normativa che non c'entra nulla con un referendum di tipo abrogativo". Si tratta di un referendum propositivo, escluso dalla nostra Costituzione; di una innovazione legislativa che vuole prevedere che un articolo della legge del 1992 sui figli adottati si applichi erga omnes, cioè a chiunque". (Adnkronos)

La spiega (anche) così, SiMohamed Kaabour, l’ondata di mobilitazione che negli ultimi giorni ha accompagnato la raccolta firme per il referendum sulla cittadinanza, che muoverà i prossimi passi a gennaio (quando è previsto il vaglio della Corte C… (La Repubblica)

Il deposito in Cassazione di un milione e 300mila firme per il referendum abrogativo dell’autonomia regionale differenziata, insieme allo sprint che martedì scorso ha portato in poche ore al raggiungimento delle 500mila sottoscrizioni per il quesito sulla cittadinanza, denota un rinnovato fermento di partecipazione “dal basso”, seppure dietro la spinta di un grande sindacato come la Cgil e dei partiti dell’opposizione. (Avvenire)