Ok al decreto giustizia. Ma sparisce l’illecito per le toghe “opinioniste”
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Nessuna nuova sanzione disciplinare per i magistrati, almeno per il momento. Ieri infatti il Consiglio dei Ministri ha varato un decreto-legge recante “Misure urgenti in materia di giustizia” ma senza la nuova previsione in materia di illeciti disciplinari per le toghe, come previsto invece da una bozza circolata nei giorni precedenti. Il Cdm, dunque, durato appena quindici minuti, sembra aver sugellato i lavori delle diplomazie del governo e della magistratura che in queste ore hanno cercato di raggiungere una tregua rispetto ad una norma che sarebbe stata percepita dalle toghe troppo punitiva e lesiva della loro libertà di espressione, sancita dall’articolo 21 della Costituzione, seppur nei limiti già previsti dalla Corte costituzionale, dalla Cassazione e dal codice etico dell’Anm. (Il Dubbio)
Ne parlano anche altre testate
Un Consiglio dei ministri durato un quarto d’ora partorisce un decreto legge sulla giustizia semivuoto. (Il Fatto Quotidiano)
Il Consiglio dei ministri da poco terminato, a quanto si apprende, ha approvato il decreto che contiene misure in materia di Giustizia. Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini non ha partecipato al vertice: è appena rientrato a Milano per motivi familiari. (La Stampa)
Cdm lampo: la riunione è durata un quarto d'ora. Assente Salvini, tornato a Milano per motivi familiari. Ai saluti Fitto, che a breve si dimetterà per assumere l'incarico di vicepresidente esecutivo della Commissione Ue. (Lettera43)
Una seduta che ha visto l’approvazione del decreto Giustizia. Interventi in pubblico dei magistrati La discussione al Consiglio dei ministri è slittata di qualche giorno su richiesta di Forza Italia. (QuiFinanza)
Salvini assente per motivi familiari Emergenza familiare per il vicepremier Matteo Salvini che ha saltato il Cdm per rientrare in fretta a Milano. Non sono ancora chiari i motivi che hanno portato il ministro delle Infrastrutture a essere costretto ad assentarsi dalla seduta di Palazzo Chigi. (Virgilio Notizie)
Già nella legge 90 si prevede la competenza delle distrettuali antimafia e quindi il coordinamento della procura nazionale», ha già avuto modo di dire il sottosegretario alla presidenza del consiglio e autorità delegata per la Sicurezza della Repubblica Alfredo Mantovano. (Il Sole 24 ORE)