Verso il Giorno della Memoria, a Milano la posa di 14 pietre di inciampo

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TGR Lombardia INTERNO

Emilia aveva 5 anni quando venne arrestata con la famiglia, a Como, mentre cercava di riparare in Svizzera. Suo fratello Italo ne aveva 11. Era il 4 dicembre del 1943. Morirono il 22 febbraio, uccisi ad Auschwitz. Alle 11 in via Donatello 26, a Milano, verranno posate pietre di inciampo per ricordare la famiglia Levi. I due figli, la mamma Elena e il papà Aldo. Della bambina scrisse anche Primo Levi nel suo “Se questo è un uomo”. (TGR Lombardia)

Ne parlano anche altri giornali

Giorno della Memoria - sarà l’80° anniversario della liberazione di Auschwitz, luogo simbolo dello sterminio di milioni di persone. Un anniversario che Milano celebra con numerose iniziative dedicate al racconto e alle testimonianze dell’Olocausto e alla memoria di tutte le vittime. (IL GIORNO)

Saperi e testimonianze come strumenti di civic engagement’, rivolto alla comunità accademica, alla cittadinanza, agli studenti e alle studentesse delle scuole secondarie di secondo grado. L’appuntamento è per lunedì 27 gennaio, alle 9.30, nell'Aula Magna dell’ateneo (Edificio U6 "Agorà", piazza dell'Ateneo Nuovo 1, Milano). (IL GIORNO)

Il piccolo fu prelevato insieme alla madre, Meta Marie Kuh, e alla nonna, Karoline Meyer, dall'appartamento di via San Felice 12, in zona Porta Vittoria. Tra le pietre posate giovedì 23, particolarmente significativa è quella dedicata ad Alfredo Winter, un bambino di soli 9 anni. (Corriere TV)

Un 27 gennaio speciale, perché coincide con l'ottantesimo anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, luogo simbolo dello sterminio di milioni di persone che lì e negli altri centri della spietata macchina delle morte nazifascista furono deportati e uccisi. (Adnkronos)

Chi aveva antenati, parenti, amici ebrei che abitavano a Milano durante il fascismo, in particolare prima del 1938, lunedì 27 gennaio, Giorno della Memoria, avrà l’occasione unica di trovare sul loro conto informazioni inedite. (La Repubblica)

Dietro c’è una donna che accenna un sorriso e ha l’aria stanca. Alla sua destra, una bimba ancora più piccola, ha 4 anni e guarda fissa in camera. (La Stampa)