Morte di Margaret Spada, la relazione dell’Asl: “Non fu subito rianimata”
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Una dose eccessiva di anestetico e un farmaco vaso costrittore per contenere il sanguinamento potrebbero aver causato la morte di Agata Margaret Spada, la ventiduenne che nelle scorse settimane si era sottoposta a una rinoplastica in uno studio medico di Roma trovato su Tik Tok e poi risultato senza autorizzazioni. È quanto emergerebbe dai primi accertamenti dell’equipe medico legale nominata dalla procura che venerdì ha effettuato l’autopsia. (La Stampa)
La notizia riportata su altre testate
A cura di Beatrice Tominic Chi si trovava in sala operatoria quando Margaret Spada è stata sottoposta all'operazione al naso nell'ambulatorio di Fonte Ostiense? Gli inquirenti, dopo giorni di indagine, sono riusciti a chiarire l'identità delle quattro persone che si trovavano lì mentre la giovane, una ventiduenne arrivata appositamente dalla Sicilia per l'intervento al naso, si è sentita male dopo un'iniezione. (Fanpage.it)
«La morte di Agata non è stata una fatalità, è finita in mano a gente senza scrupoli». Non pensavo ci fosse motivo di preoccupazione, invece Agata è morta». (La Stampa)
Tra le ipotesi prese in considerazione dall'equipe medico legale nominata dalla Procura di Roma che venerdì scorso ha effettuato l'autopsia sul corpo di Margaret Spada, ci sarebbe quella di una dose eccessiva di anestetico e di un farmaco vaso costrittore che avrebbe dovuto contenere il sanguinamento. (Il Sole 24 ORE)
Margaret Spada si era sottoposta a un intervento apparentemente semplice di correzione della punta del naso. Tuttavia, il malore è arrivato appena mezz'ora dopo l'iniezione dell'anestetico tra le due narici. (Vanity Fair Italia)
Si firma V.O., chiede di restare anonima e mostra un documento che non può essere considerata una prova ma è sicuramente un indizio nella direzione di quanto già emerso a margine della morte di Agata Margaret Spada: gli interventi nello studio medico dei chirurghi Marco e Marco Antonio Procopio, in via Cesare Pavese all'Eur, avvenivano (preferibilmente) in nero. (Corriere Roma)