La morte di Margaret: i dubbi su una malformazione congenita al cuore
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/11/2024 10:00:00 Margaret Spada è morta il 7 novembre in «un quadro di sofferenza acuta». Lo ha detto l’autopsia: prima un arresto cardiaco nello studio Procopio che l’ha portata al coma irreversibile, poi la morte in ospedale, al Sant’Eugenio, sempre per arresto cardiaco. Ed è proprio sul cuore che, dall’esame autoptico, sono emerse delle perplessità. Perché ci sarebbe una situazione macroscopica di dubbia natura che ha portato i medici a disporre - oltre agli esami che chiariranno il tipo di sostanze e le possibili reazioni che hanno fatto sentire male la 22enne a inizio operazione - un esame istologico per confermare o escludere una malformazione congenita a livello cardiaco. (Tp24)
Ne parlano anche altre testate
Margaret Spada, ipotesi dose eccessiva anestetico e farmaci vaso costrittori 17 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)
È quanto emergerebbe dai primi accertamenti dell’equipe medico legale nominata dalla procura che venerdì ha effettuato l’autopsia. (La Stampa)
La 22enne morta il 7 novembre a Roma, dopo un intervento al naso eseguito in uno studio medico all'Eur, non sarebbe stata prontamente rianimata. A dirlo sono i medici che hanno scritto la relazione della Asl sul percorso clinico-assistenziale della giovane. (Sky Tg24 )
In chiesa è stata posizionata la bara con una fotografia della ragazza adagiata sopra. E lateralmente una gigantografia dell'immagine di Margaret mentre spegne le candeline per il compleanno. (Tiscali Notizie)
Lo dice la vicenda della 22enne siracusana morta nelle fasi iniziali di una rinoplastica parziale concordata a 2800 euro (20 minuti di intervento) e lo dicono altre testimonianze affluite in rete dopo la notizia di quelle che le è successo. (Corriere Roma)
Una malformazione congenita a livello cardiaco o un’anestesia errata? Le prime risposte dall’autopsia di Margaret Spada, la 22enne morta il 7 novembre dopo aver avuto un malore poco dopo la somministrazione dell’anestetico, sono solo il primo punto di partenza per comprendere cosa abbia portato al decesso la giovane che voleva rimodellare il naso e si era rivolta a un studio di Roma dove non potevano essere eseguiti interventi. (Il Fatto Quotidiano)