Spunta l'obbligo di assicurazione contro le catastrofi naturali anche per le case: è scontro nel governo

Mentre l'Italia deve fare i conti con i danni dell'ennesimo evento estremo che si è abbattuto sull'Emilia Romagna, nel governo sale la tensione. E il tema sono questa volta le case degli italiani e le nuove risorse da mettere in campo per un clima che sembra ormai definitivamente cambiato. Assicurazioni contro le calamità delle imprese: perché siamo in ritardo Il problema non è di certo nuovo. Dopo l'alluvione del 2023 il governo aveva inserito in legge di bilancio l'obbligo per tutte le imprese (a eccezione di quelle agricole) di dotarsi di un'assicurazione contro le catastrofi naturali. (Today.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

E nel governo sale la tensione, con Salvini e la Lega che bocciano senza mezze misure la proposta del ministro Musumeci dell’obbligo di assicurazione contro le catastrofi naturali anche per le case oltre che per le imprese. (Virgilio Notizie)

BOLOGNA — Il tema delle polizze obbligatorie contro le calamità naturali divide il governo. Che sulle famiglie si stesse già lavorando… (la Repubblica)

213 (Legge di bilancio 2024) le imprese dovranno assicurarsi entro quest’anno per i danni causati da eventi calamitosi, con sanzioni per chi non adempie. L’assicurazione è obbligatoria? Oggi in Italia, secondo i dati dell’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici (Ania), «solo il 6% delle abitazioni è coperto contro i rischi di terremoto e alluvione e solo il 5% delle imprese ha una polizza per gli stessi rischi». (Corriere della Sera)

Da dove arriva la proposta di una polizza clima obbligatoria? Cosa sappiamo? Vediamo di fare chiarezza. Dopo l'ennesimo evento estremo che ha piegato le regioni del Centro Italia adriatico, si sta parecchio discutendo di introdurre un'assicurazione obbligatoria per tutte le case italiane per proteggersi da eventuali danni climatici. (QuiFinanza)

A giudicare dal Consiglio dei ministri straordinario che ha proclamato lo stato d’emergenza di un anno in Emilia Romagna e ha deciso un pri… (La Stampa)

– È ancora troppo presto per la conta dei danni ma quel che è certo è che i 20 milioni stanziati ieri mattina dal Consiglio dei ministri per le province di Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini sono “un passo importante, ma un punto di partenza” e “quello che ci serve lo sapremo nelle prossime settimane”. (QUOTIDIANO NAZIONALE)