È morto Cesare Ragazzi, stroncato da un malore improvviso a 83 anni
Articolo Precedente
Articolo Successivo
La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente. Addio a Cesare Ragazzi, l’imprenditore e personaggio televisivo diventato famoso per la diffusione in tv del ‘metodo Cesare Ragazzi’, ovvero un tipo di trapianto per combattere la calvizie. “Salve, sono Cesare Ragazzi“: lo spot pubblicitario, che iniziava così, divenne famosissimo negli anni Ottanta e tuttora, per chi è cresciuto in quegli anni, il nome ‘Cesare Ragazzi’ resta indimenticabile. (La Pressa)
Ne parlano anche altri media
È morto a 83 anni Cesare Ragazzi, imprenditore, inventore di un innovativo metodo per il trapianto dei capelli, figura iconica per chi è cresciuto negli Anni 80 e 90 grazie a una serie di pubblicità trasmesse dalle televisioni locali durante i blocchi con i cartoni animati. (La Gazzetta dello Sport)
Imprenditore e volto televisivo degli anni '80 È morto a 83 anni per un malore Cesare Ragazzi, imprenditore e volto televisivo degli anni ’80, grazie alla sua azienda specializzata in soluzioni per la calvizie. (Livesicilia.it)
Il funerale, spiega la sindaca di Valsamoggia, Milena Zanna, sarà lunedì alle 10 nella chiesa di Santo Stefano a Bazzano, preceduto dalla camera ardente alla casa funeraria Parini. "Tutto può succedere a un calvo che si è messo in testa un'idea meravigliosa", diceva una frase di uno dei suoi celebri spot. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Lascia la moglie Marta e tre figli. Il funerale, spiega la sindaca di Valsamoggia, Milena Zanna, sarà lunedì alle 10 nella chiesa di Santo Stefano a Bazzano, preceduto dalla camera ardente alla casa funeraria Parini. (lasiciliaweb | Notizie di Sicilia)
VIDEO | È morto Cesare Ragazzi, addio al ‘mago’ dei trapianti che divenne famoso negli anni 80 È morto l'imprenditore che inventò un 'metodo' innovativo per combattere le calvizie: il suo spot televisivo divenne famosissimo negli anni Ottanta (Dire)
“Parola di Cesare Ragazzi”: era questo lo slogan, diventato un tormentone tra gli anni ’70 e ’80, grazie a una delle pubblicità più trasmesse dalle tv locali tra un cartone animato giapponese e una telenovelas. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)