Magistratura indipendente vince le elezioni dell'Anm
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Le elezioni del comitato direttivo centrale dell'Associazione nazionale magistrati (Anm), concluse ieri con una buona affluenza, hanno visto la vittoria di Magistratura indipendente, la corrente storicamente conservatrice, che ha raccolto 2.065 voti in totale. Nonostante la vittoria della destra, le due liste di sinistra, Area e Magistratura Democratica, hanno ottenuto complessivamente più voti, rispettivamente 1.803 e 1.081 preferenze. Unicost, altra lista progressista, ha ottenuto 1.560 voti, mentre Articolo 101 ha raccolto 304 preferenze.
Il risultato delle elezioni, che ha visto la partecipazione di 6.855 magistrati su un totale di 8.404 iscritti al voto, pari all'81,57%, sembra premiare la corrente più conservatrice, sospettata dagli altri di "collateralismo" con l'esecutivo, non foss'altro perché il sottosegretario Alfredo Mantovano e il ministro Carlo Nordio, entrambi ex magistrati, sono stati associati a questa corrente. Tuttavia, la forte affermazione delle liste di sinistra dimostra una significativa crescita e un consolidamento delle posizioni progressiste all'interno dell'Anm.
La vittoria di Magistratura indipendente, che ha ottenuto il maggior numero di preferenze, segna una svolta conservatrice per l'Anm, ma al contempo evidenzia una spaccatura all'interno dell'associazione. La partecipazione al voto è stata alta, con l'81% degli iscritti che ha espresso il proprio voto in via telematica tra domenica e ieri. Questo dato riflette l'importanza attribuita dai magistrati al rinnovo del gruppo dirigente della loro associazione, che rappresenta una spina nel fianco del governo.
Le elezioni dell'Anm hanno delineato un quadro complesso e articolato, in cui la vittoria della corrente conservatrice si contrappone alla crescita delle liste progressiste, evidenziando una dinamica interna all'associazione che potrebbe influenzare le future scelte e orientamenti dell'Anm.