Referendum cittadinanza: come cambierebbe la legge e i prossimi passi in programma verso il voto

Il Referendum Cittadinanza ha superato il quorum e si farà. Le modifiche che apporterebbe alla legge in vigore faciliterebbero l'ottenimento della cittadinanza per 2,5 milioni di persone PUBBLICITÀ Per i cittadini extracomunitari che vivono in Italia o che stanno pensando di trasferirsi nel Paese, ci sono buone notizie riguardo all'ottenimento della cittadinanza. Martedì 24 settembre è stato raggiunto il quorum, 500mila firme, per chiedere il referendum sulla cittadinanza e il numero continua ad aumentare. (Euronews Italiano)

Se ne è parlato anche su altri media

La spiega (anche) così, SiMohamed Kaabour, l’ondata di mobilitazione che negli ultimi giorni ha accompagnato la raccolta firme per il referendum sulla cittadinanza, che muoverà i prossimi passi a gennaio (quando è previsto il vaglio della Corte C… (La Repubblica)

A sinistra e sui media che contano suonano la grancassa sulle 500mila firma raggiunte. Neanche il referendum sulla cittadinanza riesce a fare da collante. (Secolo d'Italia)

Il professore di Diritto Costituzionale di Roma Tre: "Sono troppo facili. Truffa al senso della Costituzione" (LAPRESSE)

Il pungolo del referendum

Senza entrare nel merito della complessa questione legata ai requisiti per ottenere la cittadinanza italiana, il referendum promosso da Riccardo Magi di +Europa rappresenta un grave errore politico per il cosiddetto campo largo, tant’è che lo scaltro Giuseppe Conte si è ben guardato da apporre la sua firma, limitandosi a simpatizzare per il ben più blando Ius scholae proposto, a mio avviso incautamente, da Forza Italia. (Nicola Porro)

Il traguardo è stato tagliato grazie alla regia del comitato promotore, guidato da Riccardo Magi, segretario di +Europa, che ha festeggiato davanti a Montecitorio. Le 500mila firme, necessarie secondo la legge, sono state raggiunte a pochi giorni dalla scadenza dei termini: 30 settembre. (Corriere della Sera)

Il deposito in Cassazione di un milione e 300mila firme per il referendum abrogativo dell’autonomia regionale differenziata, insieme allo sprint che martedì scorso ha portato in poche ore al raggiungimento delle 500mila sottoscrizioni per il quesito sulla cittadinanza, denota un rinnovato fermento di partecipazione “dal basso”, seppure dietro la spinta di un grande sindacato come la Cgil e dei partiti dell’opposizione. (Avvenire)