Grazie alla riforma Renzi sulla Rai, l’opposizione può bloccare TeleMeloni

Lo stratega del “Campo largo” di centrosinistra per quanto riguarda la Rai sembrerebbe Tafazzi in persona. Il comunicato stampa con il quale l’opposizione, per la prima volta riunita in Parlamento al completo dai Cinque stelle fino a Italia Viva e Azione, ha detto di voler prendere atto del rinvio delle nomine e nel contempo ha chiesto la riforma della governance prima di procedere con il rinnovo del Cda, sembra suggerito direttamente da Giorgia Meloni (L'HuffPost)

Su altre fonti

I capigruppo dei diversi partiti di opposizione in commissione di vigilanza Rai hanno infatti siglato una nota congiunta per avvertire il Governo di Giorgia Meloni. "Nel prendere atto del rinvio a dopo la pausa estiva della votazione del Parlamento dei quattro membri del consiglio d'amministrazione della Rai, facciamo un appello alle … (la Repubblica)

"Per queste ragioni" i capigruppo dell'opposizione rivolgono un invito "a tutte le forze politiche di procedere ad un confronto per una riforma organica della governance della Rai nella direzione del Media Freedom Act prima di procedere alla nomina dei nuovi vertici per evitare una ennesima lottizzazione e per consentire al servizio pubblico di rilanciarsi nella sua mission preservando le proprie prerogative di pluralismo, autonomia e indipendenza nell'interesse generale della libera informazione come garantito dalla nostra Costituzione". (Civonline)

E saranno Giorgia Meloni ed Elly Schlein a trovare il modo di superare l’empasse in cui si trova la Rai, “bloccata” dalla nomina del presidente per una legge, voluta da Matteo Renzi che ha regalato alla politica il potere di fare mercato con le nomine. (La Stampa)

Inizia così la riflessione “Una rondine fa primavera” di Vincenzo Vita su Articolo 31, che riportiamo integralmente qui di seguito. Una rottura di continuità positiva. (Primaonline)

Nonostante il tentativo di Fdi di procedere alle nomine Rai prima della chiusura estiva del parlamento, lunedì si è deciso di rinviare la partita a settembre non essendo a portata di mano un accordo nella maggioranza. (il manifesto)

«Rai patrimonio pubblico da tutelare e rilanciare. Nel prendere atto del rinvio a dopo la pausa estiva della votazione del Parlamento dei quattro membri del consiglio d'amministrazione della Rai, facciamo un appello alle forze di governo a riflettere sul da farsi. (La Stampa)