VON DER LEYEN DEVE LA SUA POLTRONA A GIORGIA MELONI, QUESTO VOLEVANO I SUOI ELETTORI?

VON DER LEYEN DEVE LA SUA POLTRONA A GIORGIA MELONI, QUESTO VOLEVANO I SUOI ELETTORI?
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L'Opinione INTERNO

Il commissario europeo per gli Affari economici, l’uscente Paolo Gentiloni (Partito democratico), ha dichiarato che la manovra economica del Governo di Giorgia Meloni va bene ed è in linea con i parametri imposti dall’Ue. Fratelli d’Italia vota compatto come nessuno a favore della nuova Commissione europea a guida Ursula von der Leyen, che però ha ribadito gli obiettivi dell’agenda green verde-rossa al 100 per cento, nonostante i Verdi si siano spaccati in tre e solo un terzo circa ha votato a suo favore, non gli italiani tra l’altro. (L'Opinione)

Su altre fonti

«Questa Commissione non è certamente progressista né tantomeno nostra e il maldestro tentativo del Ppe e del suo Presidente Manfred Weber di teorizzare l’allargamento della maggioranza in Europa ai conservatori di destra si è rivelato un buco nell’acqua, ottenendo addirittura meno voti. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Così il presidente dei senatori del Pd, Francesco Boccia, in una intervista alla Gazzetta del Mezzogiorno. (Agenda Politica)

Immaginate se per tre giorni consecutivi i 5Stelle avessero votato con la destra il ripristino-raddoppio dei finanziamenti pubblici ai partiti aboliti in un referendum, la Commissione Ue più destrorsa, guerrafondaia, anti-sociale e anti-green mai vista e la risoluzione che attizza la terza guerra mondiale nucleare con la Russia, cazziando financo Scholz per aver parlato con Putin (cosa che ormai, oltre a Biden e Trump, auspica pure Zelensky). (Il Fatto Quotidiano)

Conte e Schlein, divisioni sulle armi (e su von der Leyen). Sul M5S pesa anche l'ombra di Grillo

Le accuse fanno male, soprattutto perché minano anche quel campo largo europeo, che già s'è spaccato in mille pezzi al momento del voto della presidente Ursula von der Leyen. (Secolo d'Italia)

La scelta di Meloni di votare a favore della Commissione Von der Leyen è una novità da non sottovalutare. La premier rompe col suo passato sovranista e si attesta su una linea più decisamente europeista che può solo far bene all’Italia e all’Europa. (FIRSTonline)

Il presidente del Ms5 si trova tra due fuochi: da un lato gli scontri con la segretaria del Pd, dall'altro l'ombra di Grillo che pesa, e non poco, sul movimento. (ilmessaggero.it)