Voto di fiducia a Von der Leyen, M5s attacca Meloni e il Pd: “Euroinciucio a Bruxelles. La premier ha tradito gli elettori”

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Il Fatto Quotidiano INTERNO

Un “euroinciucio” che segna una nuova frattura tra Pd e Movimento 5 stelle. A dichiararlo, poco dopo la diffusione dei risultati sul voto per la Commissione Ursula bis, è stato il leader Giuseppe Conte con un post che sembrava un attacco a Giorgia Meloni ma che, in realtà, segnava la distanza innanzitutto con i dem: “Meloni aveva detto ‘mai con la sinistra a Roma e a Bruxelles’ e invece oggi ha votato con il centrosinistra a favore della Commissione von der Leyen. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altre testate

Sulla svolta europeista della premier Giorgia Meloni che, sconfessando la sua opposizione di luglio, ha nei giorni scorsi approvato nel Parlamento di Strasburgo la Commissione europea formata da Ursula Von der Leyen ha perfettamente ragione l’europarlamentare del Pd ed ex sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, che sul Foglio ha apertamente apprezzato il riposizionamento della Presidente del Consiglio: “Bene Meloni, si è spostata al centro”. (FIRSTonline)

“Come un fallimento. (LA NOTIZIA)

Immaginate se per tre giorni consecutivi i 5Stelle avessero votato con la destra il ripristino-raddoppio dei finanziamenti pubblici ai partiti aboliti in un referendum, la Commissione Ue più destrorsa, guerrafondaia, anti-sociale e anti-green mai vista e la risoluzione che attizza la terza guerra mondiale nucleare con la Russia, cazziando financo Scholz per aver parlato con Putin (cosa che ormai, oltre a Biden e Trump, auspica pure Zelensky). (Il Fatto Quotidiano)

Elly cede al pressing di big e metà gruppo: alla fine il Pd "bacia il rospo" della destra

"Per me il Pd ha commesso un grave errore politico. Non è il fatto di trovarsi a votare con Meloni e FdI, è un grave errore di prospettiva politica. (Il Messaggero Veneto)

“La mia comunità non si definisce di sinistra, ma progressista. Quelli di sinistra votano la commissione Ursula, noi no. Mandano le armi a oltranza in Ucraina, favorendo l’escalation, noi no. In un’intervista concessa a La Stampa, il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, uscito estremamente rafforzato dal voto degli iscritti di dieci giorni fa, fuga i dubbi sulla collocazione politica internazionale e nazionale del partito. (Notizie Geopolitiche)

Il grosso del gruppo parlamentare a Strasburgo ha votato sì al bis di Ursula von der Leyen, dopo settimane agitate e tra molti mal di pancia: solo due defezioni, ampiamente previste, dei soliti Marco Tarquinio e Cecilia Strada. (il Giornale)