Maltempo in Veneto: nubifragi ed esondazioni, 11 persone evacuate
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Come previsto il maltempo è arrivato anche sul nord-est nella serata di ieri con forti temporali che hanno colpito il Veneto, creando non pochi disagi. Sono 450 gli interventi dei vigili del fuoco in Veneto per allagamenti, danni d’acqua, alberi caduti, in tutta la regione. Le maggiori criticità si sono registrate a Padova, Vicenza e Treviso. Nel padovano esondati i fiumi Tergola e Piovego a Villa del Conte e il Valdura a Loreggia: evacuate 11 persone. (Meteo Italia)
La notizia riportata su altri giornali
Sono stati segnalati allagamenti anche nell’hinterland trevigiano: Silea, Dosson, Casier, Frescada, Preganziol. Il maltempo della notte scorsa, ha colpito soprattutto Treviso, Castelfranco Veneto e rispettive zone limitrofe. (Qdpnews.it - notizie online dell'Alta Marca Trevigiana)
La provincia di Treviso è stata interessata un po’ ovunque dalle precipitazioni, nonché da lampi e tuoni, ma è in particolare nel capoluogo e nella Castellana che la situazione si è fatta complicata. A Castelfranco Veneto, in particolare, si è vissuta una notte agitata per l’ingrossarsi (nuovamente) del torrente Avenale, questa mattina ancora “gonfio” e sporco di detriti, sia naturali sia artificiali. (Qdpnews.it - notizie online dell'Alta Marca Trevigiana)
La pioggia che in queste ore si sta abbattendo su Taranto e provincia ha nuovamente causato allagamenti in città. ADVERTISEMENT (Tarantini Time Quotidiano)
Intervento del Comun Da tre giorni, un'ingente perdita d'acqua affligge via Pietro Novelli a Monreale, precisamente all'altezza dell'incrocio con via del Monte. (Monrealelive.it)
I comuni più colpiti sono stati Cittadella, dove le strade dell'area sud e la località Facca sono state particolarmente colpite, Fontaniva, Tombolo, Galliera Veneta, Carmignano di Brenta, San Giorgio in Bosco, Campo San Martino, Piombino Dese, Santa Giustina in Colle e Trebaseleghe. (Prima Padova)
La viabilità I sottopassi chiusi a Preganziol, perché ancora pieni d'acqua, hanno dato vita a una coda chilometrica di auto lungo il Terraglio. La fila ha continuato senza soluzione di continuità fino al Put. (ilgazzettino.it)
