Multe sulle emissioni auto, l’Europa respinge il pressing sovranista: “Cambiare le regole? Danno per la concorrenza”

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FIRSTonline ECONOMIA

Nonostante le pressioni di alcuni eurodeputati sovranisti, tra cui diversi italiani della Lega, che speravano in una revisione anticipata delle regole, Bruxelles mantiene la linea dura sulle sanzioni CO2 con l’intransigenza del nuovo commissario per il Clima L’Europa non si piega e tira dritto, rispondendo senza esitazione ai sovranisti che chiedono una revisione delle sanzioni per le emissioni di CO2 delle auto. (FIRSTonline)

Se ne è parlato anche su altri media

Costruire auto è sempre stato un mestiere complesso. Una vettura assemblata in loco, una senza componenti cinesi, una con pezzi di qualsiasi provenienza, purché economici. (Corriere della Sera)

Con l'azienda italo-francese anche Ford, Toyota e Mazda. Sarà formato un «fondo comune di emissioni» con la società di Musk per aggirare l'ostacolo. (Lettera43)

La Commissione Europea non cede alle pressioni dell’industria automobilistica. Conferma la sua posizione sulle normative riguardanti le emissioni di CO2 delle nuove auto. (QN Motori)

Auto, i costruttori si alleano contro le multe dell’Europa: ecco le cordate in campo

Nonostante le proteste di alcuni Paesi (tra cui l'Italia) e il pressing delle case costruttrici, le regole sulle emissioni di Co2 per le auto entrate in vigore a gennaio 2025 non saranno modificate. Lo ha confermato ieri il commissario per il Clima, Wopke Hoekstra, rispondendo a un'interrogazione di un numeroso gruppo di eurodeputati (tra cui gli italiani Susanna Ceccardi e Roberto Vannacci). (Today.it)

Secondo documenti pubblicati dalla Commissione Europea il 6 gennaio, Stellantis, Toyota, Ford, Subaru e Mazda intendono mettere in comune le loro emissioni con Tesla per evitare miliardi di euro di multe: ecco come faranno (Milano Finanza)

Multe che nel 2026, sulla base delle vendite dell’anno in corso, pioveranno sulle casse dei produttori che non rispettano i limiti di CO2 fissati da Bruxelles. Le case automobilistiche del Vecchio Continente, che sperano in un ri… (la Repubblica)