Ora anche il suo partito rinnega l'eredità della cancelliera Merkel
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Secondo le previsioni unanimi degli esperti le elezioni tedesche convocate ieri hanno già un vincitore: si chiama Friedrich Merz, ha compiuto l'altro ieri 69 anni ed è il numero uno della Cdu, la democrazia cristiana. È il partito guidato un tempo (per quasi 20 anni) da Angela Merkel, ma non è più lo stesso di allora. Anzi. Sia per quanto riguarda le questioni personali che il posizionamento politico è difficile pensare a una trasformazione più repentina. (il Giornale)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Olaf Scholz ieri ha parlato al Bundestag per annunciare quel che in parte aveva già detto alla tv, domenica sera, e non è un buon segno. In Germania, fino a ieri, la politica non si faceva negli studi televisivi. (Italia Oggi)
La buona notizia è che finalmente c’è una data per le elezioni tedesche: il 23 febbraio. Si andrà al bilancio provvisorio - e nel bel mezzo della peggiore recessione da … (la Repubblica)
Ma il suo carattere irascibile, la sua lingua tagliente e il suo conclamato senso di superiorità non sempre hanno giovato alla sua lunga carriera politica. BERLINO – Dall’alto dei suoi quasi due metri, Friedrich Merz intimorisce. (la Repubblica)
Ieri la seduta teoricamente da dedicare all’iter di approvazione delle numerose imminenti scadenze parlamentari (tra cui l’approvazione del bilancio pubblico, il casus belli che ha provocato la crisi di governo fra Spd e Fdp), si è trasformata nell’ora dei lunghi coltelli in cui i leader politici hanno regolato i conti anche personali tenuti in sospeso negli ultimi mesi. (il manifesto)
PUBBLICITÀ Martedì i leader dell'opposizione tedesca hanno accolto con favore il voto di fiducia previsto per il 16 dicembre al Bundestag, dopo il crollo della coalizione di tre partiti del cancelliere tedesco Olaf Scholz la scorsa settimana (Euronews Italiano)
In Germania i capigruppo parlamentari in una riunione straordinaria della Commissione elettorale si sono accordati per svolgere le elezioni nazionali il 23 febbraio 2025. (Il Fatto Quotidiano)