Pogacar attacca perché è il più forte. Proprio come Pantani. E va più forte anche del Pirata

Ci sembrava che Pantani avesse volato, salendo a Plateau de Beille. Poi abbiamo visto Pogacar, tanti anni dopo, e ci è sembrato che facesse una volata, ma in salita. Una volata con chi, che era da solo? Chi lo sa, lui dice sempre che non sa esattamente chi fosse, questo Pantani di cui tutti gli continuano a parlare, Pantani qui Pantani là, ma è probabile che a Plateau de Beille Tadej stesse facendo una volata proprio con lui, con Marco, perché no. (La Gazzetta dello Sport)

La notizia riportata su altri media

Il danese però non è deluso o amareggiato e oltre a riconoscere la superiorità di Pogacar, è certo di aver fatto una delle sue migliori prestazioni di sempre. (TUTTOBICIWEB.it)

Che non ci sia nessuno in grado di star con lui lo ribadisce dominando anche il secondo tappone pirenaico: con questo spietato uno-due manda definitivamente ko l’ultimo rivale rimasto, Vingegaard, e fa il passo decisivo verso la doppietta Giro-Tour, uno degli obiettivi di questa sua magica stagione. (Quotidiano Sportivo)

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Presa la Bastiglia, ma anche il Tour. Così Pogacar riscrive la storia

Tutti tranne il Cannibale per eccellenza, al secolo Eddie Merckx, passato alla storia per la smodata fame di vittorie che lo obbligava a correre sempre per mettere la sua ruota davanti a quella degli avversari. (Panorama)

PARIGI. Tadej Pogacar () ha dato un schiaffo a tutte le critiche. (Il Centro)

Nel giorno della festa dei francesi, festeggiano gli sloveni. Per tutto il giorno lascia che il peso della corsa sia sulle spalle dei Visma Lease a Bike di Jonas Vingegaard e attende addirittura che il danese lo attacchi, non una volta, ma due. (il Giornale)