Stellantis, ecco il vero piano per l'Italia (e perché non lo dicono...)

Quattro. E' il numero dei modelli Stellantis per gli stabilimenti italiani, o almeno quelli che sono stati ribaditi l'altro giorno a Roma, al Tavolo per l'Automotive del Mimit. Un momento che avrebbe dovuto essere di assoluto confronto, essendo l'ultimo atto, ma che alla fine ha visto parlare praticamente solo il ministro, impegnato nel declinare il nuovo piano di incentivi. E a ribadire, "noi abbiamo fatto la nostra parte, voi no". (Torino Cronaca)

Su altre testate

«Non c’è più tempo. La crisi dell’automotive deve essere gestita prima che sia troppo tardi». Romeo Fionda, segretario locale del Partito democratico, è intervenuto sulle problematiche che affliggono Stellantis e tutto l’indotto». (ciociariaoggi.it)

Questo è dovuto alla flessione del mercato e alla mancanza di ordini per l’Alfa Romeo Tonale, che sta riscontrando difficoltà maggiori del previsto». La situazione a Pomigliano d’Arco, come in molti altri siti di Stellantis, «è particolarmente preoccupante e la recente decisione di ricorrere nuovamente alla cassa integrazione segnala problemi significativi. (Corriere della Sera)

Il governo italiano è pronto a cambiare il meccanismo degli incentivi per l'acquisto di veicoli, introducendo cambiamenti profondi che potrebbero avere un impatto significativo sul settore automobilistico nazionale. (Automoto.it)

Stellantis, l’annuncio choc della Fim-Cisl: “25.000 posti a rischio”

A partire dal 2025, gli incentivi per l’acquisto di automobili in Italia saranno legati alla provenienza dei componenti utilizzati nei veicoli. (FIRSTonline)

Per Stellantis si preannuncia un «dopo agosto» rovente. Le assicurazioni dell'ad Carlos Tavares e quelle, più recenti, arrivate dalla delegazione del gruppo al Tavolo Automotive non convincono. (il Giornale)

Dopo le polemiche con il governo sul futuro della produzione di automobili in Italia, con la poi nemmeno così velata accusa di voler lentamente dismettere gli stabilimenti nel nostro Paese, nei giorni scorsi si è aperta la questione auto green cinesi costruite in Italia. (QUOTIDIANO NAZIONALE)