Max Pezzali: “Sanremo? Se sei un tipo ansioso sei finito"

Max Pezzali: “Sanremo? Se sei un tipo ansioso sei finito
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In concomitanza con il successo del suo tour e all’indomani della pubblicazione della sua ultima raccolta, Max Pezzali si racconta in un’intervista parlando anche di Sanremo Max Pezzali è uno dei simboli musicali degli anni Novanta, un nome che Sanremo lo ha frequentato due volte, nel 1995 con gli 883 in gara con “Senza averti qui” e nel 2011 da solista con “Il mio secondo tempo”. Due passaggi non proprio fortunatissimi. (Recensiamo Musica)

Ne parlano anche altri giornali

Intervistato dal magazine Vanity Fair, il cantante Max Pezzali ha raccontato un simpatico retroscena che vede protagonista il difensore dell'Inter, sua squadra del cuore, Stefan de Vrij: "Agli allenamenti ad Appiano Gentile una volta mi ha domandato: Dov’è Pavia? Ho guardato la serie e mi piacerebbe venire”, le parole dell'olandese in riferimento alla recente serie 'Hanno Ucciso l'Uomo Ragno', dedicata alla nascita degli 883, trampolino di lancio della carriera di Pezzali. (Fcinternews.it)

Non a tutto si può applicare l’arte giapponese del kintsugi, del rimettere insieme i pezzi. Max Pezzali in un'intervista a 'Vanity Fair' svela alcuni momenti mai raccontati prima: le conseguenze del successo e dell’amore, quello che sarebbe accaduto se Mauro Repetto non fosse mai partito per Miami (o fosse tornato). (leggo.it)

Poco rigore, poca autorevolezza". Sul rapporto con il figlio Hilo: "Sono uno di quei genitori che gli educatori non approvano: faccio l'amico. (Fanpage.it)

Max Pezzali risponde a 18 domande in 128 secondi

Max Pezzali ha trascorso del tempo con Vanity Fair per rispodnere a 18 domande che lo riguardano. (Vanity Fair Italia)

Questa intervista a Max Pezzali è pubblicata sul numero 2-3 di Vanity Fair, in edicola fino al 14 gennaio 2025. (Vanity Fair Italia)

Se Mauro Repetto non fosse partito, «sono abbastanza sicuro che a un certo punto avremmo abbandonato la musica con tutti i rischi contrattuali del caso, avremmo trovato altro da costruire insieme». Parola di Max Pezzali, protagonista del numero di Vanity Fair in edicola il 31 dicembre. (Open)