Tavares, crisi dell’auto, crisi dell’Europa
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Dalla Volkswagen a Stellantis, la profonda crisi dell’auto europea ci interroga sul destino di quello che è stata sino ad oggi l’asse portante dell’industria del Vecchio continente. I dazi e i propositi di allentare i vincoli ambientali non ne freneranno la caduta. La scadenza del 2035 I costruttori hanno sostanzialmente accettato la scadenza al 2035 nella UE per la cessazione della produzione e vendita delle vetture ad energie fossili e stanno facendo grandi investimenti per farvi fronte. (sbilanciamoci.info)
Se ne è parlato anche su altri media
Ci sono cambiamenti che avvengono prima lentamente, e poi tutto in un colpo: nel settore dell’automobile siamo passati alla seconda fase, quella nella quale il cambiamento non è più graduale e gestibile, ma violento e traumatico. (substack.com)
E’ stata anche il simbolo merceologico della “libertà”, in cui la possibilità di andare dove si vuole – compatibilmente con i confini e i rapporti internazionali – sostituiva e compensava le libertà effettive: quella di concorrere alla formazione delle decisioni politiche che riguardano la vita di tutti. (Contropiano)
Automotive e filiera toscana, le imprese si confrontano al convegno promosso da Unione Industriale Pisana e Anfia. (LA NAZIONE)
L'Automotive e filiera toscana saranno al centro di un convegno promosso da Unione Industriale Pisana in collaborazione con Anfia, l'Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica.... (Virgilio)
Guardando ai dati, nel 2023 la produzione di autoveicoli nell’Unione Europea si è fermata a 12 milioni, cioè la metà della capacità produttiva teorica del Continente. Anche di questo si è parlato a Numeri, l’approfondimento di Sky TG24 (Sky Tg24 )