Crisi dell'auto in Europa, cosa sta succedendo e cosa c’entra la Cina. I DATI
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Il comparto dell’auto è in difficoltà in tutto il Continente e anche i primi due gruppi europei, Volkswagen e Stellantis, stanno vivendo momenti di crisi. Guardando ai dati, nel 2023 la produzione di autoveicoli nell’Unione Europea si è fermata a 12 milioni, cioè la metà della capacità produttiva teorica del Continente. Oggi, inoltre, più o meno un’auto elettrica su 5 arriva dalla Cina. Anche di questo si è parlato a Numeri, l’approfondimento di Sky TG24 (Sky Tg24 )
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Stellantis cola a picco. Non è certo una novità, il trend ormai è drammaticamente consolidato. E come primo sbocco, ecco le dimissioni dell'ormai ex ad, Carlos Tavares, ufficialmente allontanato dal gruppo domenica sera, con un anno di anticipo rispetto al termine del profumatissimo contratto. (Liberoquotidiano.it)
È chiaro ormai da diversi anni che il futuro della mobilità sarà elettrico, ma i produttori europei hanno iniziato a investire in ritardo. Daron Acemoglu, premio Nobel per l’Economia nel 2024, spiega così la crisi che sta colpendo l’automotive europeo. (Open)
Che per ora non ci sono È in crisi chi, come Stellantis, ha continuato a puntare su motorizzazioni tradizionali senza innovarsi. (EconomyUp)
Il provvedimento è parte del più ampio piano Fit for 55 che ha l'obiettivo di ridurre del 55% le emissioni inquinanti entro il 2030 e di abbatterle completamente entro il 2050. Partiamo da qui: il 28 marzo 2023 i Ministri dell'energia dei Paesi dell'UE hanno votato per lo stop alla vendita di veicoli con motore a combustione a partire dal 2035. (Tom's Hardware Italia)
Oggi e domani le associazioni europee dei concessionari Stellantis sono riunite ad Amsterdam. Al centro del dibattito, al quale interverrà domani per conto del gruppo Jean-Philippe Imparato, responsabile dei mercati dell’Europa Allargata, ovviamente il futuro all’indomani della burrascosa uscita di scena dell’ad Carlos Tavares, la riorganizzazione e la razionalizzazione delle associazioni. (il Giornale)
TORINO. Classe 1967, nato in Turchia ma naturalizzato statunitense, analizza gli scenari dell’in… (La Stampa)