Stellantis e automotive senza bussola in un’Europa frammentata

Stellantis e automotive senza bussola in un’Europa frammentata
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GLI STATI GENERALI ECONOMIA

La “macchina che ha cambiato il mondo” si è fermata ma va rilanciata in modo sistemico e in chiave europea. Il caso Stellantis ci mette di fronte al bisogno di una strategia di lungo periodo. L’Europa di oggi è in grado di darsela? L’automobile ha fatto la manifattura e “ha cambiato il mondo” – dicevano Womack, Jones e Roos negli anni ‘90 – e questa ha fatto l’Europa e la sua industria in quattro generazioni in un fiume limaccioso di innovazioni elettromeccaniche e robotiche incardinate nel motore endotermico (GLI STATI GENERALI)

Se ne è parlato anche su altri media

Per Luca de Meo — presidente dell’Acea (l’associazione europea dei costruttori di auto) e possibile successore di Tavares a capo di Stellantis — «siamo indietro di una generazione e ora ne dobbiamo colmare due». (Tiscali Notizie)

Difficoltà che, in realtà, riguardano tutto il comparto dell’auto del Continente. Conciliare la sostenibilità ambientale e la sostenibilità economica e proteggere il settore industriale più importante d’Europa si sta rivelando molto complicato. (LaChirico.it)

Non è un lunedì positivo per Stellantis (in apertura lo stabilimento di Mirafiori, a Torino, dove la cassa integrazione durerà fino all’8 gennaio 2025). In Borsa il titolo sta perdendo oltre l’8% dopo l’annuncio delle dimissioni con effetto immediato da Ceo di Carlos Tavares, travolto dai risultati sulle vendite al di sotto delle aspettative. (StartupItalia)

Ma la svolta sul green non può bastare

Ma come Stellantis, in Europa sostanzialmente tutti i principali player automobilistici vivono un periodo drammatico, gravati dalle politiche comunitaria, dall'ideologia green e dalla scommessa sull'elettrico che sta letteralmente distruggendo il settore. (Liberoquotidiano.it)

«La sinistra deve dimostrare di fare quello che ha fatto in passato sostenendo l’azione dei lavoratori e dei sindacati non solo a Pomigliano ma in Italia e in Europa». (napoli.corriere.it)

Pure gli esperti potevano spiegare meglio i limiti dell’auto elettrica, sfruttando aspetti banali, come il fatto che in 4 minuti uno si fa il pieno di un’auto tradizionale e ottiene una libertà di movimento di quasi 1000 chilometri, mentre, con l’auto elettrica, servono molte ore, o decine di minuti in casi estremi, per avere 300-400 chilometri. (La Stampa)