"Poste privatizzate? Decide lo Stato"

Matteo del Fante «Non è una nostra decisione, è una domanda che non va fatta ai manager». L'ad di Poste, Matteo Del Fante, interpellato in audizione in commissione Trasporti alla Camera, non ha commentato la decisione del Tesoro di collocare una quota fino al 15% della società che dovrebbe portare in cassa circa 2,5 miliardi a fine ottobre, prima della presentazione della trimestrale attesa a inizio novembre. (il Giornale)

La notizia riportata su altri giornali

Il compito principale del consulente finanziario sarà quello di individuare la forchetta di prezzo entro la quale sarà scelto, l’ultimo giorno dell’offerta pubblica di vendita, il prezzo di collocamento. (SoldiOnline.it)

Conto alla rovescia per il collocamento sul mercato di una nuova quota di azioni Poste Italiane, pari al 15% del capitale. Si tratta di una semi-privatizzazione rivolta ai piccoli risparmiatori. L’Offerta Pubblica di Vendita (OPV) è attesa tra 14 e il 21 ottobre e, per la prima volta, per una società pubblica, avverrà in versione digitale, ossia tramite online bancking. (PMI.it)

Si torna a parlare di privatizzazioni, un tema che divide tra favorevoli e contrari con contorni ideologici che vanno spesso ben al di là della sostanza. È bene subito raffreddare gli animi, almeno per il momento, si tratta di operazioni di piccolo cabotaggio. (L'HuffPost)

Poste, a breve in vendita il 15% da parte dello Stato: cosa sappiamo

Ha risposto così Matteo Del Fante, amministratore delegato di Poste, durante un’audizione alla Commissione Trasporti della Camera. Conviene privatizzare Poste italiane? «Non chiedetelo a noi». (il manifesto)

Parte ufficialmente il processo di privatizzazione di una nuova quota di Poste italiane, che porterà all'immissione sul mercato di un massimo pari al 15% del gruppo controllato da Mef e Cdp. L'operazione, fanno sapere fonti vicine al dossier, avverrà "in tempi molto brevi". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Come possibile data per l'avvio del collocamento si guarda a lunedì 14 o a lunedì 21 ottobre. L'operazione dovrebbe portare circa 2,5 miliardi nelle casse dello Stato. Lo scorso 25 gennaio il Consiglio dei ministri aveva varato un decreto che consentiva la vendita sul mercato di una ulteriore quota di Poste Italiane, tale da mantenere comunque il controllo pubblico su almeno il 35% del capitale. (Sky Tg24 )