Così nel dopo-Ghosn si 'smantella' l'Alleanza Nissan-Renault
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Dopo il suo arresto, invece, sono emersi rapporti sempre più tesi tra i team dei rispettivi vertici.
La relazione arriva alla vigilia della riunione annuale di Nissan nella quale Renault - come anticipato in una lettera del presidente Jean-Dominique Senard - dovrebbe utilizzare la propria quota per bloccare i cambiamenti di governance proposti dal costruttore giapponese.
L'idea di Ghosn - ricorda FT - era quella di impostare un percorso di integrazione sempre maggiore, con l'obiettivo di raggiungere 10 miliardi di euro di sinergie congiunte entro il 2022, rendendo così l'alleanza "irreversibile". (Adnkronos)
Ne parlano anche altre testate
La fuga dal Giappone di Carlos Ghosn, ex manager di Renault-Nissan, ha lasciato ben più di uno strascico. Sembra infatti che mesi fa fosse stato architettato un piano per la fuga dell'ex manager di Renault e Nissan, finalizzato con successo pochi giorni fa. (Motorsport.com Italia)
È di oggi, 2 gennaio, la notizia dell’Interpol che ha emesso un mandato d’arresto per Carlos Ghosn e lo ha comunicato alle autorità del Libano, dove si trova al momento l’ex presidente di Nissan-Renault (Open)
Al suo arrivo in Libano, Ghosn aveva fatto sapere di voler parlare ai media per fornire la sua versione dei fatti che lo hanno portato all'arresto per frode fiscale, malversazione e abuso di fiducia aggravata nel novembre del 2018 a Tokyo, dove ha trascorso 130 giorni in carcere prima di essere rilasciato su cauzione, sotto strettissima sorveglianza delle autorità nipponiche e con il divieto di parlare alla stampa e di lasciare il Paese. (Ticinonline)
Alcuni a Beirut ipotizzano addirittura che Ghosn, ancora lodato per il suo senso degli affari, sia stato richiamato in Libano. E secondo alcuni, saranno furiosi perché si saranno sentiti umiliati dalla fuga di Ghosn. (Yahoo Notizie)
Intanto la Turchia ha aperto un’indagine sul passaggio a Istanbul di Ghosn: secondo i media turchi, sette persone sono state fermate e interrogate. I media libanesi avevano riferito che Ghosn era atterrato all’aeroporto di Beirut con un jet privato proveniente dalla Turchia. (Il Fatto Quotidiano)
L’ufficio della presidenza libanese ha smentito le notizie di alcuni media secondo le quali il presidente Michel Aoun aveva accolto all’aeroporto di Beirut l’ex presidente di Nissan-Renault Carlos Ghosn. (Quotidiano di Puglia)