USA, l’inflazione scesa in agosto più del previsto

L’inflazione ha rallentato più del previsto ad agosto negli Stati Uniti, uno sviluppo atteso dalla FED che si prepara a tagliare i tassi e un argomento così importante per le elezioni USA da aprire il dibattito tra Donald Trump e Kamala Harris martedì sera. I prezzi al consumo negli Stati Uniti sono saliti in agosto del 2,5%: in rallentamento rispetto al 2,9% di luglio. Su base mensile i prezzi sono saliti dello 0,2%, come atteso dal mercato. (RSI.ch Informazione)

Su altri giornali

– Calmieramento in linea con le attese per l’inflazione negli Stati Uniti: ad agosto i prezzi hanno segnato un aumento dello 0,2% rispetto al mese precedente e il tasso di crescita su base annua si è smorzato al 2,5%, secondo la stima preliminare diffusi dal governo (U. (Agenzia askanews)

Sono stati svelati i dati CPI e Core CPI Usa riferiti al mese di agosto 2024: mai come ora, i dati sull’inflazione sono determinanti per Bitcoin Passo decisivo prima dei tagli ai tassi (The Crypto Gateway)

Tra un mese e l’altro i prezzi al consumo sono saliti dello 0,2%, come previsto degli analisti. Rallenta, come da attese, l’inflazione negli Stati Uniti. (Il Fatto Quotidiano)

Inflazione Usa in calo in agosto al 2,5% ma l’indice core scende meno delle attese. Fed verso un mini taglio

Un piccolo aumento dell'IPC ad agosto vede il taglio di 25 punti base la prossima settimanaI prezzi al consumo degli Stati Uniti sono aumentati marginalmente nel mese di agosto, ma l'inflazione sottostante ha mostrato un po' di vischiosità, che potrebbe scoraggiare la Federal Reserve... (Marketscreener IT)

Wall Street sta registrando una decisa flessione degli indici dopo la diffusione degli ultimi dati sull’inflazione CPI. Al momento, il Dow Jones sta perdendo 450,86 punti (-1,11%), l’S&P 500 sta scendendo di 37,55 punti (-0,68%) e il Nasdaq è in calo di 31,08 punti (-0,18%). (Borse.it)

Arrivano i dati sull’inflazione USA – che sono (quasi) perfettamente in linea con le aspettative. 2,5% per l’inflazione classica, che si avvicina ulteriormente al target del 2%. La Core rimane al 3,2% (quella che non tiene conto dell’energia e del settore alimentare), un dato più statico di quello che forse i mercati avrebbero preferito vedere più in basso. (Criptovaluta.it)