Livelli essenziali di assistenza, promossa la Puglia. Ma resta il divario con il Nord

Livelli essenziali di assistenza, promossa la Puglia. Ma resta il divario con il Nord
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quotidianodipuglia.it SALUTE

Al Sud si “salvano” soltanto Puglia e Basilicata, ma è una vittoria di Pirro per due motivi: le regioni del Nord restano distanti per la maggiore qualità dell’assistenza sanitaria offerta ai loro cittadini; e sulle liste di attesa la Puglia è ultima e ancora in fortissimo ritardo. È il dato che emerge dall’analisi dei dati del Nuovo sistema di garanzia, lo strumento attraverso cui viene misurata la qualità e l’appropriatezza delle cure fornite ai cittadini, presentato al ministero della Salute. (quotidianodipuglia.it)

La notizia riportata su altre testate

Ecco quali: la classifica completa. (Fanpage.it)

Il quadro emerge dal monitoraggio del Nuovo Sistema di Garanzia, lo strumento attraverso cui viene misurata la qualità e l'appropriatezza delle cure fornite ai cittadini, presentato al ministero della Salute. (L'Unione Sarda.it)

La bocciatura arriva dalle nuove “pagelle” del ministero della Salute contenute nell'ultimo rapporto del Nuovo sistema di garanzia che misura la qualità dell'offerta dei Lea, i livelli essenziali di assistenza e cioè le prestazioni che devono essere garantite in tutta Italia dal Servizio sanitario nazionale. (Il Sole 24 ORE)

Migliore (Fiaso): Sui Lea servono nuovi indicatori e tempestività per il monitoraggio

È quanto emerge dall’analisi dei dati del Nuovo Sistema di Garanzia, presentato al ministero della Salute. Nel 2022, soltanto 13 Regioni italiane hanno dimostrato di garantire ai cittadini livelli essenziali di assistenza sanitaria adeguati. (wesud)

A non raggiungere la sufficienza sono Campania, Sicilia, Calabria, Molise, Sardegna, Abruzzo. Emerge dalle rilevazioni sui cosiddetti Lea, i livelli essenziali di assistenza, presentate al ministero della Salute e relativi al 2022. (Il Fatto Quotidiano)

Nello specifico servono innanzitutto più indicatori per le cure primarie e, poi, va messo al centro il tema dell’equità e del contrasto alle diseguaglianze. (Sanità24)