Piemonte, ecco l’ordinanza anti-caldo: entra in vigore lunedì e sarà valida fino al 31 agosto

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La Stampa INTERNO

Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e l'assessore alla Sanità, Federico Riboldi, hanno firmato l'ordinanza per garantire la sicurezza sul lavoro, per i lavoratori subordinati e autonomi, nonché i soggetti ad essi equiparati, del settore agricolo, florovivaistico e nei cantieri edili, impegnati in attività classificabili come «attività fisica intensa» in condizioni di prolungata esposizione diretta ai raggi solari, nelle giornate particolarmente calde, e dove non sia possibile introdurre misure di riduzione del rischio. (La Stampa)

Se ne è parlato anche su altre testate

Nei giorni scorsi le raccomandazioni diffuse dal ministero della Salute e dall’Inail avevano fatto presente il rischio e la necessità di prevenire le patologie derivanti dall’esposizione ad elevate temperature ambientali nei momenti più caldi della giornata. (L'Eco del Chisone)

Abbiamo già visto che anche quest’anno, come l’anno scorso, la cassa integrazione per caldo è stata estesa anche all’edilizia, e non riguarda quindi più solo il settore agricolo. (Ediltecnico.it - il quotidiano online per professionisti tecnici)

Inizia così un comunicato della Cgil Lombardia che chiede provvedimenti per i rischi che corre chi lavora in questi giorni estivi di caldo soffocante. Anche lavorare nei luoghi al coperto a volte diventa una ardua impresa”. (Collettiva.it)

Mario De Lellis, segretario generale della Filca-Cisl Torino: "Il sindacato, attraverso anche il sistema bilaterale, continua ad essere in prima linea per monitorare il lavoro nei cantieri e per continuare a garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori" (TorinOggi.it)

Una stop di 4 ore, quindi, anche in Lombardia, la sola con il Veneto — a differenza di altre 13 Regioni — a non… (La Repubblica)

Ad aver già firmato il provvedimento sono i governatori di Emilia-Romagna (dal 29 luglio), Umbria, Toscana, Marche (dal 1° agosto), Lazio, Molise, Abruzzo, Basilicata, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna. (La Stampa)