Via Motta, arriva Tudor: la Juve cambia volto

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La Juventus, che staziona in una posizione inattesa e deludente, il quinto posto in Serie A, ha deciso di voltare pagina. Thiago Motta, arrivato sulla panchina bianconera lo scorso luglio, sarà esonerato a stagione in corso. La notizia, anticipata domenica dalla stampa italiana e confermata da fonti vicine al club, ha già fatto il giro dei media. Al suo posto, per le ultime nove giornate di campionato, arriverà Igor Tudor, ex giocatore della Juve e allenatore con esperienze in Italia e all’estero, tra cui Marsiglia e Verona.

Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport e Sky Sport, Tudor, croato di 45 anni, ha già raggiunto un accordo con la società torinese. Il contratto, che scadrà a giugno, prevede un’opzione di rinnovo per un altro anno, legata alla qualificazione in Champions League. Una scelta dettata non solo dalla necessità di invertire la rotta in campionato, ma anche da considerazioni economiche, come ha sottolineato Fabio Ravezzani, direttore di Telelombardia, in un post su X: “Tudor non è un mago, ma ha il dna Juve e costa poco”.

Il clima nello spogliatoio, stando alle ricostruzioni, non sarebbe stato dei migliori sotto la gestione di Motta. Ravezzani ha parlato di “sfacelo” provocato dall’ex allenatore, pur senza entrare nei dettagli. La decisione di sostituirlo, quindi, sembra essere maturata non solo per i risultati sul campo, ma anche per dinamiche interne che avrebbero minato l’equilibrio del gruppo.

Francesco Cosatti, inviato di Sky Sport, ha invece analizzato le possibili implicazioni tecniche del cambio di guida. “Si riparte da Vlahovic”, ha dichiarato, sottolineando come il serbo, nonostante un’annata altalenante, rimanga un punto di riferimento per l’attacco bianconero. Con Tudor, il cui stile di gioco è considerato più diretto e fisico rispetto a quello di Motta, potrebbe trovare nuova linfa.

La scelta di Tudor, che ha già vestito la maglia della Juve da giocatore, rappresenta un ritorno alle origini per il club. Nonostante il suo passato recente, segnato da un’esperienza turbolenta alla Lazio, il tecnico croato è visto come una figura in grado di riportare ordine e identità in una squadra che, dopo anni di successi, sembra aver smarrito la sua stella polare.

Intanto, Thiago Motta lascia Torino con un bilancio amaro. Cristiano Giuntoli, direttore sportivo della Juve, avrebbe espresso tutto il suo disappunto in una conversazione privata con l’allenatore, arrivando a dichiarare: “Mi vergogno di averti scelto”. Una frase che, se confermata, fotografa la distanza tra le aspettative e la realtà di una stagione che, per la Juventus, rischia di trasformarsi in un’occasione mancata.