Cosenza, flop città unica. Sinistra Italiana, si dimette il portavoce del circolo dell'area urbana Antonio Curcio
Comunicato Stampa: Dimissioni del portavoce del Circolo dell’Area Urbana di Sinistra Italiana La bocciatura referendaria della proposta di legge regionale sulla fusione delle città di Cosenza, Rende e Castrolibero, deve indurre anche all’interno di Sinistra Italiana ad una riflessione. Il Circolo di Sinistra Italiana dell’Area Urbana si è posizionato per il SI, invitando i cittadini ad andare al voto. (Iacchite)
Su altri giornali
Il progetto di fusione tra Cosenza, Rende e Castrolibero per la creazione della “Città Unica” si è concluso con un netto rifiuto. Al referendum consultivo, il 58,23% dei votanti ha detto no, contro il 41,02% favorevole. (wesud)
Sono dati che rappresentano un vero e proprio fallimento della classe politica nel suo complesso, considerato che praticamente tutti i partiti e gruppi politici avevano invitato a votare e quasi tutti a votare sì. (LaC news24)
“Non è stata bocciata la città unica. Oggi tutto questo non è avvenuto perché la città unica è stata rappresentata come una scatola vuota, quindi, senza contenuti”. (Il Dispaccio)
Proseguirà «con maggiore determinazione la battaglia per la istituzione del Comune unico del Savuto», nonostante il verdetto referendario del “no” alla fusione di Cosenza, Rende e Castrolibero. (Gazzetta del Sud - Edizione Cosenza)
L’Ancien Régime è caduto a pezzi. Il referendum sulla Cosenza è fallito. E con esso è fallito il sistema del potere politico cosenzacentrico, da destra a sinistra, quello che tutto muove e tutto puote. (Ecodellojonio)
La legge permetterebbe alla maggioranza Occhiuto di andare avanti nel processo di fusione, posto che il referendum era consultivo e non vincolante. Nei numeri, ma anche nella partecipazione che è anch’essa un’espressione di voto. (LaC news24)