È morto l'architetto Arata Isozaki, noto in Italia per il progetto sugli Uffizi e Torre Allianz a Milano

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È morto Arata Isozaki, il celebre architetto noto per alcuni edifici che hanno cambiato lo skyline di alcune città italiane. Aveva 91 anni. L’opera dell’archistar giapponese, che aveva solide radici nello studio del Rinascimento italiano, era apprezzata in tutto il mondo. Progettista, teorico e urbanista, fu in grado di fondere più correnti, con un approccio di interpretazione e valorizzazione del territorio e del contesto nel quale fare sorgere nuove strutture. (Virgilio Notizie)

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A cura di Clara Salzano È morto Arata Isozaki: dalla Torre Allianz alla Loggia degli Uffizi, le più belle opere dell’archistar Arata Isozaki è morto all’età di 91 anni lasciando oltre 100 opere nel mondo, tra Asia, Europa, America e Medio Oriente, che hanno segnato per sempre la storia dell’architettura internazionale. (Stile e Trend Fanpage)

Addio all'archistar che firmò uno dei grattacieli di Citylife. Arata Isozaki si è spento all'età di 91 anni. (MilanoToday.it)

Scomparso giovedì 29 dicembre a 91 anni, l’architetto giapponese Arata Isozaki è una delle figure che hanno contribuito a disegnare il paesaggio architettonico dei nostri giorni. Lasciando, tra l’altro, un’impronta significativa nel nostro Paese, dal controverso progetto della Loggia degli Uffizi a Firenze alla Torre Allianz a Milano, 202 metri che svettano sopra il nuovo quartiere di CityLife. (Corriere della Sera)

Lo annuncia l'agenzia spagnola Efe. Firmò, come ben sanno i torinesi, il Palasport Olimpico di Torino, da allora il PalaIsozaki (attualmente più noto come Pala Alpitour), struttura che negli anni non ha perso appeal, anzi ne ha guadagnato, tanto da convincere giurie internazionali ad assegnare grandi eventi alla città, dalle Atp Finals di tennis ad Eurovision, il contest musicale. (Corriere della Sera)

Nel 2019 Arata Isozaki, archistar giapponese, morto ieri a 91 anni, veniva insignito del Pritzker, il prestigioso riconoscimento che vale nell'ambito dell'architettura quanto un Nobel. Nelle motivazioni della giuria ricorreva un giudizio che accomuna in qualche modo i suoi estimatori e detrattori, diffusi soprattutto alle nostre latitudini. (ilGiornale.it)

E' stato il primo architetto globale e locale insieme, un ponte - con le sue opere - tra Oriente e Occidente. Ma in Italia rischierà di essere ricordato per la querelle ventennale sulla Loggia degli Uffizi, finanziata e bloccata. (la Repubblica)