Il Manifesto su rischio cardiovascolare residuo: un appello congiunto per garantire accesso alle migliori opzioni di cura per questi pazienti

Le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte in Italia con oltre 217mila decessi l’anno1 e contribuiscono in modo determinante alla disabilità. Sono caratterizzate da disordini cardiaci e vascolari che includono la malattia coronarica, cerebrovascolare, vascolare periferica e altre forme di cardiopatia ischemica cronica. Secondo le ultime stime del Global Burden of Disease, in Italia circa 9,6 milioni di individui sono affetti da malattie cardiovascolari (CVD), con 800 mila nuove diagnosi annuali e oltre 670 mila ricoveri ospedalieri imputabili a queste patologie2. (Il Giornale d'Italia)

Se ne è parlato anche su altre testate

"La gente ha paura, non si trovano più medici e infermieri per il pronto soccorso", aggiunge Bruno Zuccarelli di Assomed. Sit-in di protesta dei medici davanti all'ospedale Cardarelli di Napoli dopo le ultime aggressioni ai sanitari in pronto soccorso. (La Repubblica)

«Le aggressioni sono una tematica già affrontata con le sigle sindacali. Sono una delle cause delle dimissioni, di medici che lasciano per andare all'estero e da altre parti: stiamo tentando di sviscerarlo per capirlo. (video.corrieredelveneto.corriere.it)

...il Gruppo di Lavoro aziendale istituito con delibera n.1.307 del 9 settembre 2024 attraverso la quale la ASL Foggia ha recepito le “Linee di indirizzo per la prevenzione, protezione e gestione degli atti di violenza a danno degli operatori sanitari e sociosanitari” approvate dalla Giunta Regionale con DGR n. (Puglia Salute)

Aggressioni negli ospedali, Bezzini: "Domani incontro con le Asl, sindacati e ordini per assumere nuove iniziative"

Presenti medici, infermieri e professionisti sanitari. Il presidio resterà attivo fino alle 13.30 circa. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Tolleranza zero contro le aggressioni ai sanitari, in particolare nel Pronto Soccorso, e maggiore rigore e severità anche quando gli attacchi sono verbali e sfociano in campagne di odio sui social (in particolare Facebook), se travalicano la legittima critica garbata e circostanziata. (L'Unione Sarda.it)

Le nuove aggressioni negli ospedali di tutta Italia e in modo particolare in quelli della Toscana sono al centro dell’attenzione generale degli operatori sanitari ma anche della politica. Secondo un report raccolto dall’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Firenze e dal sindacato Anaao Assomed il 56,7% del personale sanitario toscano è stato vittima di aggressioni e il 50% ha subito più di un episodio di violenza. (RadioSienaTv)