Rai, faida tra Fratelli d’Italia

Alla fine, i pasticci dei maschi li devono risolvere le donne. E saranno Giorgia Meloni ed Elly Schlein a trovare il modo di superare l’empasse in cui si trova la Rai, “bloccata” dalla nomina del presidente per una legge, voluta da Matteo Renzi che ha regalato alla politica il potere di fare mercato con le nomine. E tra i “mercanti” ce ne è uno particolarmente incalzante, Matteo Salvini che agi… (La Stampa)

Ne parlano anche altre fonti

«Rai patrimonio pubblico da tutelare e rilanciare. Appare evidente l'impasse sull'assetto dei nuovi vertici di viale Mazzini. (La Stampa)

Una rottura di continuità positiva. L’intesa raggiunta dalle forze politiche di opposizione sulla Rai è un buon passo avanti. Senza enfasi o compiacimenti retorici Articolo21 può dire a buon diritto di aver proposto in tempi non sospetti esattamente ciò che è emerso dal campo progressista. (Primaonline)

Rai, Tajani: "Non è previsto nessun vertice, in Cdm domani altre priorità" 06 agosto 2024 (Il Sole 24 ORE)

"Per queste ragioni" i capigruppo dell'opposizione rivolgono un invito "a tutte le forze politiche di procedere ad un confronto per una riforma organica della governance della Rai nella direzione del Media Freedom Act prima di procedere alla nomina dei nuovi vertici per evitare una ennesima lottizzazione e per consentire al servizio pubblico di rilanciarsi nella sua mission preservando le proprie prerogative di pluralismo, autonomia e indipendenza nell'interesse generale della libera informazione come garantito dalla nostra Costituzione". (Civonline)

"Nel prendere atto del rinvio a dopo la pausa estiva della votazione del Parlamento dei quattro membri del consiglio d'amministrazione della Rai, facciamo un appello alle … I capigruppo dei diversi partiti di opposizione in commissione di vigilanza Rai hanno infatti siglato una nota congiunta per avvertire il Governo di Giorgia Meloni (la Repubblica)

Il vertice ipotizzato per oggi a margine del consiglio dei ministri? «Ne hanno parlato solo i giornali, non lo abbiamo mai annunciato. Non è previsto nessun vertice, tant’è che non si vota adesso», taglia corto il forzista Antonio Tajani che non ha nessuna fretta di mettere la firma sotto un accordo che, per come si stanno mettendo le cose, a settembre rischia di saltare. (il manifesto)