Macron alza i toni con la Russia: ma non per l’Ucraina

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Nicola Porro ESTERI

Anatole France scrisse: “Coloro che sono morti in questa guerra non sapevano perché sono morti. Si pensa di morire per la patria; si muore per gli industriali”. Non è un caso che continui l’aspro confronto a distanza Macron-Putin sull’Ucraina. Il presidente francese Emmanuel Macron ribadisce la sovranità dell’Ucraina, affermando che Mosca non ha voce in capitolo sulla presenza di forze europee sul suo territorio. (Nicola Porro)

Se ne è parlato anche su altre testate

Mentre in Arabia Saudita, Usa e Ucraina stavano raggiungendo un accordo da sottoporre alla Russia, a Parigi il presidente Emmanuel Macron ha riunito i capi di stato maggiore di 34 stati – Ue e/o Nato – per un incontro pragmatico tra chi ha dato, ma solo in linea di principio, una disponibilità (teorica) a partecipare a un’eventuale missione di peace keeping in Ucraina, dopo un cessate il fuoco e lo stabilirsi di una traiettoria di pace. (il manifesto)

Nella conversazione pubblicata online da La Voix du Nord, Ouest-France e Le Parisien… (L'HuffPost)

Questo è molto importante. Come sempre, è stata una conversazione molto costruttiva. (Gazzetta di Parma)

Parte oggi la due giorni di incontri a Parigi, convocata dal presidente francese Emmanuel Macron, in cui i vertici militari della cosiddetta ‘Coalizione di volenterosi’ discuteranno del rafforzamento della difesa europea e delle strategie per compensare il ridotto sostegno degli Stati Uniti all’Ucraina. (Policy Maker)

Guido Crosetto (il Giornale)

«Queste riunioni sono importanti, rappresentano ogni volta un passo verso maggiore fiducia, nei rapporti personali, tra Paesi e tra aziende, e questa è la cosa più importante in un momento come questo»: il ministro della Difesa Guido Crosetto riassume così la riunione di ieri a Parigi dei Cinque Grandi d’Europa per le forze militari, ovvero Francia, Gran Bretagna, Germania, Italia e Polonia, raggiunte dal commissario Ue alla Difesa Andrius Kubičius, dalla vice segretaria Nato Radmila Šekerinska e, da remoto, dal vice ministro ucraino della Difesa Serhii Boiev. (ilmessaggero.it)